giovedì 22 novembre 2007

L’AGIP HA FATTO IL PIENO IN AMAZZONIA

Nell'ambito di una missione organizzata in Ecuador con lo scopo di verificare l'impatto ambientale causato dall'attività estrattiva dell'Agip, è stato riscontrato che i livelli d'inquinamento riconducibili all'estrazione petrolifera nel blocco 10 (quello dell'Agip) superano le quantità consentite. patriciagualinga.jpgLa compagnia petrolifera continua a smentire le denuncie e dichiara che nelle sue estrazioni petrolifere che realizza nella provincia del Pastaza utilizza "una tecnologia di punta". Ma la leader Sarayacu Patricia Gualinga, intervistata nel corso della missione ha dichiarato con chiarezza e fermezza al gruppo di giornalisti ed esperti italiani in missione in Ecuador che non esiste tecnologia tale da evitare danni alla natura e alle popolazioni nel caso delle estrazioni petrolifere. La conferma delle sue affermazione è rappresentata anche dalle "testimonianze che raccoglie, con la vita quotidiana delle comunità del blocco 10, in cui lavora l'impresa italiana, e con i ripetuti tentativi dell'Agip di creare spaccatura tra le comunità e all'interno degli stessi indigeni danneggiati dalle attività estrattive". Patricia Gualinga ha anticipato i risultati di una ricerca della impresa di consulenza nordamericana Entrix, contattata dalla stessa Agip per confutare uno studio realizzato dagli stessi Sarayacu insieme all'associazione Accion Ecologica, ma che hanno poi confermato i dati. Acque, falde acquifere, terreni, flora e fauna subiscono gli effetti negativi del lavoro della multinazionale molto al di sopra dei limiti consentiti. Gualinga ha denunciato anche l'emarginazione che subisce il popolo Sarayacu e degli attacchi mediatici, probabilmente organizzati, che li definiscono sovversivi, terroristi o guerriglieri. Ha infine sottolineato l'importanza della partecipazione delle donne alla resistenza e della tradizionale accoglienza del popolo Sarayacu verso gli ospiti che li rispettano.La missione in Ecuador presso i Sarayacu, che ha incontrato Patricia Galina è stata organizzata da Terre Madri, Osservatorio Indipendente sulla Regione Andina, Selvas.org e Traduttori per la Pace in collaborazione con Acciòn Ecologica (Ecuador) e con l'adesione del TransNational Institute - TNI (Olanda).

fonte: selvas.org

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Pronti a partire, pronti per distruggere tutto? Bene, allora fate un salto indietro nell'era preistorica e immergetevi in questa nuova avventura dal gusto tribale. A bordo del vostro cinghiale dovrete raccogliere le gemme preziose necessarie per passare alle missioni successive, saltando gli ostacoli se non volete perdere il vostro bottino e distruggendo i totem a testate per conquistare altre gemme utili. Inoltre, una magica piuma vi catapulterà verso il cielo dove punti e gemme preziose sono presenti in gran quantità, per cui approfittatene! cercate di completare la missione entro il tempo limite, utilizzando le FRECCE direzionali per muovervi, abbassarvi e saltare, e la SPACEBAR per prendere a testate i totem.

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