Solo "accordi possibili". Sulla questione clima occorre essere "pragmatici" e "ci sono livelli di ottimismo" per credere che il G8 a L'Aquila "possa rappresentare una svolta" in vista della conferenza delle nazioni unite a Copenaghen, a dicembre. I leader del mondo a luglio, quindi, "possono fare già un accordo di tipo politico, che sia poi la base per i negoziati". E per l'Italia occorre uno "spirito bipartisan" e senza eco-ideologismi. Il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, accoglie l'invito di Francesco Rutelli e della sua Fondazione "Centro per un futuro sostenibile" partecipando nella Sala della Lupa alla Camera dei Deputati, con Cina e India, alla conferenza su Green economy- nuove idee per il G8 e il summit di Copenaghen. Questione, quella della tutela dell'ambiente "tra le missioni prioritarie e irrinunciabili di questo secolo" ha detto il presidente della Camera, Gianfranco Fini, in un messaggio nel quale chiede un'"azione rapida" sul clima. Quindi il dialogo bipartisan. "Ho apprezzato l'iniziativa di Rutelli che con la sua fondazione vuole creare un ponte di dialogo con governo e maggioranza", sottolinea il ministro Prestigiacomo secondo il quale bisogna "abbandonare l'eco-ideologismo". "Esserne usciti nella maggioranza, e spero anche nell'opposizione ci consente di dare risposte concrete". E a proposito della marcia verso la Conferenza Onu di Copenaghen il prossimo dicembre: solo un accordo accettabile da quei Paesi che non hanno sottoscritto Kyoto, come gli Usa e quelli a economie emergenti "sarà un accordo".
fonte: repubblica.it
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martedì 19 maggio 2009
"Clima, no accordi impossibili una svolta dal G8 dell'Aquila"
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