martedì 19 maggio 2009

Biofuel da alghe e liquami, la Francia ci prova

Studi e ricerche di settore continuano ad individuare nelle alghe una delle migliori materie prime per biocarburanti, sia dal lato economico che energetico. Le prospettive sembrano aver tentato anche la Francia pronta a attivare nella Regione Poitou-Charentes il primo impianto pilota di taglia industriale per questo tipo di produzione. L’inaugurazione è avvenuta stamattina a Vigeant dove il gruppo Séché Ambiente, co-fautore del progetto con la Valagro Carbone Renouvelable e il Centro Studi e Valorizzazione delle Alghe (Ceva), ha fornito i primi dettagli. Le alghe, raccolte nei fiumi e nei corsi d’acqua, saranno coltivate inizialmente in sei vasche, profonde 50 centimetri, e nutrite per un periodo di 5 giorni con la CO2 proveniente dalla fermentazione di liquami domestici e acque grigie; l’impianto si estende su una superficie di 200 metri quadrati, ma che con l’aggiunta di nuovi bacini passeranno presto a un ettaro quadrato. “Si tratta di una rivoluzione assoluta in termini di cattura e di stoccaggio in discarica”, ha detto alla Associated Press Thierry Meunier, capo del gruppo scientifico Séché. “Ora è possibile trasformare in un ciclo virtuoso gli scarichi inquinanti”.
Il biocarburante da alghe rappresenta un vantaggio soprattutto in merito al rapporto superficie occupata/capacità produttiva, che rende questa materia prima assieme alla cellulosa di gran lunga superiore a tutta la prima generazione di biocarburanti, quelli cioè che competono con le colture alimentari. Ecco perché gli iniziali 15 litri di biocombustibile ottenuti da 100 chili di alghe, nonostante sia contenuti promettono di essere solo l’incipit. L’obiettivo è dunque passare dai primi 4.500 litri di etanolo per ettaro annuali ai 20mila litri una volta a pieno regime. La regione Poitou-Charentes, all’interno del progetto con la società partecipata Valagro Carbone Renouvelable ha stanziato 50.000 euro dei 200 mila euro totali necessari per la realizzazione.
“E’ un bell’esempio di economia circolare – è intervenuta Segolene Royal, presidente del partito Socialista della regione Poitou-Charentes – partiamo dai rifiuti per arrivare alla creazione di valore aggiunto”.

fonte: rinnovabili.it

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