Il presidente del consiglio Berlusconi conferma il progetto di nuove città costruite con le tecnologie più moderne. Ma per il presidente della conferenza delle Regioni Errani bisogna puntare sul recupero del patrimonio immobiliare esistente
"Sarebbe opportuno che dal prossimo anno partisse un grande piano per costruire le new town in ogni capoluogo di provincia". Lo afferma il premier Silvio Berlusconi dal palco dell'assemblea annuale di Confindustria. Il presidente del Consiglio spiega che l'obiettivo delle new town è quello di offrire soprattutto una possibilità ai più giovani: "Faremo in modo che questi appartamenti possano essere pagati con rate di mutui inferiori ai canoni di locazione attuali".
Inoltre, le new town saranno costruite, assicura il premier, secondo le tecnologie più moderne. Berlusconi resta in tema di edilizia e fa anche un riferimento al piano casa. Secondo alcuni sondaggi, il 30% dei proprietari di case mono e bifamiliari è interessato ad ampliare la propria abitazione, spiega Berlusconi: "Non credo - dice - che tutti lo faranno", ma se ciò avvenisse si potrebbe movimentare molti miliardi di euro".
"Il progetto del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, di realizzare una nuova new town in ogni singolo capoluogo di provincia non ci convince" commenta il presidente della conferenza delle Regioni, Vasco Errani, secondo il quale "servono al contrario politiche per la riqualificazione del suolo urbano, con un relativo recupero delle aree industriali. Alle città italiane - ha proseguito Errani - non servono progetti come quello delle new town, ma la messa a punto di politiche che sappiano favorire la disponibilità dei tantissimi appartamenti sfitti, puntando contestualmente ad un recupero generale del territorio, che è e continuerà ad essere, una risorsa preziosa".
Quella offerta dal Piano Casa per l'edilizia antisismica è una "occasione da cogliere". Ne è convinto il presidente dell'Emilia-Romagna, Vasco Errani. In un corsivo pubblicato sul suo sito internet Errani, che presiede la Conferenza dei presidenti delle Regioni, ricorda che queste ultime "sono intervenute in positivo sul Piano Casa" e che "si è cambiato nel profondo l'impostazione iniziale del provvedimento. Ora lavoriamo ad un testo di provvedimenti per la semplificazione legati a quel piano".
Governo e Regioni sono sono però di fronte a un bivio: "da un lato una strada che modifica e migliora qualcosa ma lascia inalterato il quadro della 'disattenzione edilizia'" e "dall'altro un percorso più ambizioso per promuovere la cultura della prevenzione antisismica". Per Errani serve quindi un "Piano pubblico per adeguare scuole, ospedali, edifici pubblici" e "sgravi fiscali (le Regioni hanno proposto il 55%) per tutti quei privati che intervengono sulla propria abitazione in chiave antisismica".
fonte: lanuovaecologia.it
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