Il segretario dell’energia statunitense Steven Chu, ha promesso che l’amministrazione degli Stati Uniti continuerà a compiere sforzi nella ricerca di tecnologie per la produzione di carbone pulito, pur concentrandosi su alternative come il solare e l’eolico. L’industria del carbone e legislatori degli stati produttori hanno dato il via ad un’aggressiva campagna volta a promuovere gli investimenti nelle tecnologie “low carbon”, nonostante il mondo ambientalista continui a sostenere che l’affidabilità delle tecnologie esistenti per rendere il carbone pulito, come la cattura e lo stoccaggio dell’anidride carbonica, sono ancora in fase di sperimentazione, ritenendo dunque più adeguato indirizzare le risorse nella ricerca di reali soluzioni per combattere il riscaldamento globale. Presentando le richieste del bilancio 2010, Chu ha riconosciuto come il punto di vista della nuova amministrazione sia cambiato dopo che il Congresso ha fatto del carbone pulito una priorità nel suo pacchetto di stimoli da 787 miliardi di dollari. “Per risolvere il problema energetico, il Dipartimento di Energia deve sforzarsi di costituire la versione moderna dei Bell Laboratories”, ha detto Chu, riferendosi al centro di ricerca ha portato alla realizzazione dei primi cellulari e celle solari.
fonte: rinnovabili.it
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mercoledì 20 maggio 2009
Gli Usa continuano la corsa al “carbone pulito”
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