Saranno le buone pratiche a far uscire il mondo dalla crisi finanziaria, sociale e ambientale che sta vivendo. Pratiche di sostenibilità attuabili in tutti i campi, dalla vita quotidiana alle relazioni sociali, dal sistema economico all'amministrazione della cosa pubblica. Pratiche che favoriscano il cambiamento virtuoso del sistema a livello locale, nazionale e interazionale. E' questo il messaggio che è emerso durante la conferenza stampa di presentazione di Terra Futura, la mostra convegno internazionale in programma dal 29 al 31 maggio a Firenze, che tra seminari e laboratori si impegna ormai da sei anni a promuove l'obiettivo di garantire un futuro al nostro pianeta, messo a rischio da un consumo irresponsabile delle risorse naturali del pianeta, segnato dai cambiamenti climatici e dalla crisi energetica.
Equità, solidarietà e responsabilità sono le parole chiave intorno alle quali ruoterà l'edizione 2009 di Terra Futura, che cercherà di promuovere nuovi stili di vita più rispettosi dell'uomo e dell'ambiente, sensibilizzando le famiglie ai temi della sostenibilità e dei comportamenti responsabili. 'Perche' il futuro del pianeta dipende soprattutto da gesti quotidiani -spiega Ugo Biggeri, presidente della Fondazione culturale Responsabilità etica - dal risparmio energetico, all'uso dei mezzi pubblici, dal turismo responsabile e da una vita comunitaria. Ma l'appello di Terra Futura non coinvolge solo i cittadini, ma le istituzioni e gli enti locali affinché garantiscano gli strumenti che inneschino il cambiamento.
Per uscire dalla crisi serve un nuovo modello energetico non più schiavo dei combustibili fossili e servono investimenti per difendere la biodiversità. "Lo sforzo dei governi è ancora troppo poco - evidenzia Maurizio Gubbiotti di Legambiente - invece di diminuire, come stabilito dal protocollo di Kyoto, le emissioni di gas serra sono aumentate dal 1990 ad oggi del 37 per cento. E solo in Italia, da 62 milioni di euro investiti per i parchi nazionali nel 2001, si è scesi a 19 milioni. Un trend del genere non può portare alla salvezza del pianeta".
fonte: lanuovaecologia.it
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