Finanziaria, si detrae la casa dello studente

l reddito della prima casa non sarà più considerato nel calcolo del reddito complessivo in base al quale si applicano le detrazioni per familiari a carico, e per chi ottiene assegni di mantenimento arriva una nuova detrazione. Sono due delle novità contenute nel testo della finanziaria che è da oggi all'esame del Senato. E sempre sul fronte fiscale si registra un'altra buona notizia per chi ha figli all'università: diventa detraibile anche la retta delle case per studenti. Tutte queste agevolazioni sono in vigore già per i redditi del 2007.

Niente prima casa nel calcolo dei redditi - La prima casa è già esclusa dall'Irpef ma fino ad ora l'importo della rendita catastale veniva considerato ai fini della formazione del reddito complessivo sul quale venivano calcolate le detrazioni per carichi di famiglia e per redditi di lavoro. La finanziaria ora prevede che per le detrazioni si tenga conto del reddito complessivo al netto della rendita dell'immobile adibito ad abitazione principale e relative pertinenze.

Più detrazioni per chi riceve assegni di mantenimento - Chi riceve assegni di mantenimento potrà contare ora su nuove detrazioni pari a 1.725 euro, se il reddito complessivo non supera 7.500 euro; 1.255 euro, aumentata del prodotto tra 470 euro e l'importo corrispondente al rapporto tra 15.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 7.500 euro, se l'ammontare del reddito complessivo è superiore a 7.500 euro ma non a 15.000 euro; 1.255 euro, se il reddito complessivo è superiore a 15.000 euro ma non a 55.000 euro. La detrazione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l'importo di 55.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l'importo di 40.000 euro.

Detraibile anche la retta della casa dello studente - La detrazione del 19% dell'affitto per gli studenti fuori sede “si applica anche ai i canoni relativi ai contratti di ospitalità, nonché agli atti di assegnazione in godimento o locazione, stipulati con gli Enti per il diritto allo studio, Università, Collegi universitari legalmente riconosciuti, enti senza fine di lucro e cooperative”.

fonte: repubblica.it