CIVIL G8. Un nuovo modello di sviluppo fondato "su una nuova architettura economico-finanziaria e una maggiore consapevolezza delle responsabilità". Lo chiede agli otto grandi il 'Civil G8', il summit della società civile riunito in una due giorni al Campidoglio a Roma. Nel documento finale che le Ong hanno consegnato agli Sherpa del G8 in vista del vertice di luglio all'Aquila, si mette in luce "l'urgenza di una nuova governance i cui percorsi decisionali vedano co-protagonisti i paesi in via di sviluppo e le rappresentanze di società civile del nord e del sud del mondo. 258 delegati provenienti dal Nord e dal Sud del mondo hanno prodotto un documento da sottoporre ai capi di stato del governo nel corso del prossimo G8. Nella sala della Protomoteca del Campidoglio di Roma, la Coalizione, che con le sue 70 organizzazioni nazionali rappresenta oltre 10 milioni di cittadini, ha lanciato la campagna “Contro la povertà press the 8”.
LA COALIZIONE. «Recuperare il taglio del 50% degli aiuti ai paesi in via di sviluppo fatto dall’ultima finanziaria e garantire l’impegno per l’applicazione del protocollo di Kyoto» sono, secondo la Coalizione, alcune delle «più importanti promesse che l’Italia dovrebbe mantenere» al prossimo G8. «Il governo italiano - si legge sul sito della coalizione - ha deciso di tagliare gli aiuti ai paesi in via di sviluppo di oltre il 50% lasciando il Bel Paese in fondo alle classifiche dei Paesi donatori». La portavoce della Coalizione, Laura Ciacci ha spiegato che «L’Italia, oltre a recuperare i tagli, dovrebbe operare affinché questo G8 rimetta ordine nelle priorità, nelle strategie e nei numeri della politica internazionale. Oggi il destino e la felicità delle persone e dei popoli - ha continuato - sono legati e interdipendenti come mai nella storia, anche per questo è necessario che venga riconosciuto il ruolo della società civile nel governo del mondo».
LE RICHIESTE. Il Civil G8 ha avanzato richieste seguendo cinque grandi filoni tematici, dall'accesso ai diritti umani di base come l'acqua, la salute e l'educazione, l'attenzione ai cambiamenti climatici e allo sviluppo delle fonti di energia pulita, a un nuovo modello agricolo sostenibile, a nuovi meccanismi di estinzione del debito e di sostegno al mercato del lavoro fino all'impegno a mantenere gli obiettivi di sviluppo del millennio. Al centro delle richieste la necessità di garantire la sicurezza alimentare a fronte del rincaro degli alimenti di base, che nel 2008 è arrivata anche al +85%; correggere le storture che hanno portato alla crisi finanziaria internazionale; ridurre le emissioni di gas serra del 25-40% entro il 2020, per i paesi industrializzati, e dell'80% entro il 2050 come obiettivo globale; assicurare la tutela dei beni pubblici globali.
fonte: lanuovaecologia.it




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