mercoledì 13 maggio 2009

Innovazione e risparmio energetico nelle nuove strutture sanitarie

Il successo e la sopravvivenza di interi sistemi economici dipendono dalla capacità delle imprese di attuare i cambiamenti necessari per far fronte, possibilmente anticipandola, all’evoluzione del contesto competitivo. Nel nuovo millennio che si presenta discontinuo e ricco di cambiamenti rapidi e difficilmente prevedibili le organizzazioni devono attivare nuovi, efficaci e rapidi sistemi di feed-back per ricevere flussi di informazioni sulla soddisfazione dei clienti, sui risultati, sui concorrenti, sui fornitori e gli sviluppi tecnologici.
Il cambiamento organizzativo quindi condiziona l’evoluzione di un numero crescente di imprese e distrugge la maggior parte dei paradigmi organizzativi validi fino a pochi anni fa. Ma esso rappresenta anche un’occasione di crescita da cui trarre vantaggio. Si potrebbe quasi pensare che l’approssimarsi del terzo millennio abbia contribuito a moltiplicare e nello stesso tempo ad accelerare le trasformazioni che investono la società umana.
La realtà in cui viviamo tutti i giorni muta velocemente, costringendoci ad un adeguamento pressoché continuo delle nostre abitudini.
L’imprevedibilità dell’ambiente e delle sue continue richieste fa sì che le organizzazioni, se vogliono raggiungere i propri obiettivi, siano costrette ad apportare continui cambiamenti sia a livello strutturale, sia nella gestione del personale. Per tale ragione si assiste ad un continuo susseguirsi di trasformazioni, che sembrano rivoluzionare ogni momento, ogni ruolo, ogni procedura. Il ruolo centrale per attuare il cambiamento appartiene ai gruppi che investono nell’organizzazione delle proprie risorse, questa è la nuova consapevolezza che guida l’impresa nel suo cammino verso il miglioramento costante e continuo.
Ciascun ospedale possiede proprie e diverse caratteristiche, in relazione alle dimensioni, specializzazione, ubicazione, ecc.
Il progetto e l’esercizio dei vari impianti esistenti nell’ambiente dell’ospedale debbono tenere in debito conto le diverse necessità delle componenti che operano in tale ambiente: il paziente prima di tutto, il personale (Clima Organizzativo), la comunità. Obiettivo primario dell’ospedale è quello di fornire le richieste cure mediche con la migliore qualità possibile, nel minor tempo, nelle migliori condizioni ambientali ed umane, con i minor costi.
L’energia è elemento essenziale per la funzionalità delle strutture ospedaliere e per questo deve essere costantemente misurata e tenuta sotto controllo nei suoi aspetti tecnici, manutentivi, economico-finanziari, tariffari e amministrativi.
Poiché il servizio deve essere fornito per tutto l’anno, la durata di utilizzazione è molto elevata e quindi l’energia consumata assume valori rilevanti. I numerosi impianti, indispensabili per il funzionamento di un moderno ospedale, comportano il consumo di rilevanti quantità di energia, sia termica che elettrica.
Studi eseguiti indicano che una non indifferente quota parte di tale energia viene perduta per molte ragioni: obsolescenza dei fabbricati e degli impianti, inadeguata scelta o proporzionamento, difetti di gestione, ecc. Il puro costo dell’energia perduta in impianti inefficienti può rappresentare solo una parte del danno totale.
L’impegno economico per il personale e per gli interventi necessari per mantenere e riparare gli impianti poco efficienti può uguagliare o anche superare il costo del combustibile sprecato per tale via, mentre il denaro e la manodopera che si potrebbe risparmiare potrebbero essere impiegati altrove nello stesso ospedale.
Il monitoraggio costante è richiesto perché, invecchiando, apparecchiature, apparati ed impianti si modificano dissipando potenza.
L’energia è chiamata a soddisfare diversi centri di consumo e deve rispondere a esigenze sia tecnologiche che funzionali, quali illuminazione, aerazione dei locali, servizio lavanderia, cucina e conservazioni, oltre a produzione di acqua calda sanitaria, sterilizzazione di materiali e strumenti di medicazione e, ancora, trattamento dei rifiuti ospedalieri, comunicazione tra ambienti, pulizia e alimentazione delle apparecchiature medico-diagnostiche. Perciò, un ospedale può essere visto anche come un laboratorio energetico, nel quale le fonti di energia (elettrica, termica, meccanica) si intersecano e interagiscono tra loro e con l’utenza per offrire un servizio il più possibile sicuro, affidabile e continuo.
L’implementazione di questi servizi richiede investimenti che possono essere recuperati dalla gestione razionale dell’energia. Tecnologie e sistemi gestionali appropriati si traducono in un tangibile beneficio economico-finanziario ed è in questo contesto che per tali strutture è necessario concentrare l’attenzione, per migliorare l’efficienza e favorire il risparmio energetico promuovendo le fonti rinnovabili come opportunità per autoprodurre energia.
Si portano a esempio, per l’Italia, le seguenti strutture che si sono e si stanno adoperando in tal senso:

  • Il Nuovo Meyer, l’Ospedale Pediatrico nel complesso di Villa Ognissanti (Careggi)

Le soluzioni innovative introdotte a Villa Ognissanti sono:
• tetto ventilato;
• infissi con ombreggiamento;
• griglie per favorire la naturale ventilazione notturna in estate;
• utilizzo di sistemi tecnologici per la regolazione della luce artificiale interna;
• impiantistica tecnologicamente avanzata per il risparmio energetico.

E’ previsto un risparmio energetico di circa il 45% sui consumi totali. L’applicazione delle misure proposte consentirà di avere emissione di CO2 ridotte del 55% per il riscaldamento, 45% per il raffreddamento e del 40% per l’illuminazione. Le strategie per il risparmio energetico adottate sono:

• miglioramento dell’isolamento termico dell’involucro edilizio;
• infissi e pannelli vetrati di alta qualità e prestazione;
• sistemi di controllo e gestione dell’illuminazione naturale e artificiale e della ventilazione naturale e artificiale;
• lucernari;
• elementi di illuminazione naturale dall’alto (sun-pipes) e piramidi trasparenti;
• serra (spazio tampone) a nord;
• coperture piane a giardino (tetti verdi);
• pavimenti radianti;
• caldaie a condensazione;
• BMS: sistemi di controllo della qualità e del comfort ambientale.

Gli interventi previsti consentiranno un risparmio di circa il 50% di energia per il riscaldamento, il 75% per il raffreddamento, circa 80% per i consumi elettrici; CO2 evitate: l’extracosto è circa il 40% rispetto ad un ospedale concepito in maniera tradizionale.

  • Ospedale vecchio di Montebelluna

I principi guida ispiratori del nostra proposta progettuale per la nuova Cittadella della Salute di Montebelluna sono di seguito elencati:
• Orientamento;
• ventilazione e illuminazione naturale;
• coibentazione;
• materiali bio-ecocompatibili;
• tetti verdi piantumati;
• isolamento acustico;
• schermature solari;
• fonti rinnovabili.
Sulla base delle superfici a disposizione si prevede la realizzazione di un impianto fotovoltaico avente potenza circa 45 kW – resa energetica di oltre 55 000 kWh/anno (corrispondenti ad una riduzione di CO2 pari a più di 28 ton/anno ed un mancato utilizzo di combustibili fossili per oltre 11 tep/anno). Inoltre si prevedono pannelli solari termici in grado di produrre circa 100 000 kWh/anno (corrispondenti ad una riduzione di CO2 pari a circa 30 ton/anno ed un mancato utilizzo di combustibili fossili per circa 10 tep/anno).

  • Presidi Ospedalieri di Viale Ginevra e di Beauregard

Il Presidio Ospedaliero di Beauregard ha attivo già dall’anno 2000 un impianto di cogenerazione costituito da due macchine da 90kWe caduna, così come per il Presidio Ospedaliero di Viale Ginevra. La centrale che fornisce l’energia termica a tutto il Presidio Ospedaliero si sviluppa per una volumetria complessiva di circa 300.000 m3. Dal punto di vista dell’efficienza energetica la realizzazione di produzione dell’energia termica per la climatizzazione degli ambienti e per la produzione dell’acqua calda sanitaria è incentrato su un impianto di cogenerazione più propriamente definibile come impianto di “trigenerazione” in relazione alla possibilità di produrre energia elettrica, energia termica ed energia frigorifera.

  • Ospedale di Verduno

Oltre alla cogenerazione il progettista propone un aumento degli apporti energetici derivanti da energie rinnovabili quali:
• impianti solari termici;
• impianti geotermici;
• impianti fotovoltaici.

Al fine di limitarne le dispersioni termiche ed energetiche sono previsti interventi mirati sull’involucro edilizio:
• schermature solari;
• ventilazione naturale;
• chiusure perimetrali.

Si rende necessario che l’opera di intervento migliorativo tecnologico e gestionale (architettura bioclimatica, uso più razionale dell’energia, maggiore rispetto dell’impatto ambientale, gestione più efficiente ed efficace) sia supportata da sistemi efficienti di formazione e sensibilizzazione del personale evitando e scartando vecchie metodologie informative (avvisi periodici, circolari, mailing, ecc.) eludendo qualsiasi forma di coinvolgimento partecipato del personale ai programmi energetici o momenti formativi periodici dedicati allo scopo.
Vanno altresì evitate procedure unidirezionali di informazione ed educazione che presuppongono un ascolto “passivo” da parte degli operatori e senza la minima previsione di strumenti quali audit, seminari o monitoraggi in grado di registrare feedback sui quali poter tarare successivamente azioni più efficaci ed incisive di formazione/informazione in quanto è importante una gestione responsabile e consapevole delle attrezzature affinché la struttura possa garantire la sua efficienza energetica e il confort lavorativo al personale e migliorare la degenza del malato.
Il fattore umano è centrale ed imprescindibile nell’ottica di un approccio integrato alla soluzione dei problemi energetici. Bisogna entrare nell’idea che la realizzazione di ambienti complessivamente più vivibili e confortevoli possono rendere più sopportabile la degenza.
Infine il perseguimento di obiettivi come l’aumento del livello di comfort o l’ottimizzazione energetica ed economica può essere considerato una sorta di meta-obiettivo, ottenibile grazie ad un nuovo modo di pensare e di progettare.

fonte: rinnovabili.it

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