I cambiamenti climatici aumentano il rischio di malattie. Questo, in parte, il contenuto dell'Annuario dei dati ambientali 2008 dell'Ispra (Istituto superiore per la protezione ambientale) nelle 'Tematiche in primo piano'. I cambiamenti maggiori, prosegue il rapporto, come il surriscaldamento terrestre e marino, l'innalzamento dei mari e l'aumento della frequenza di tempeste, alluvioni, siccità, causano condizioni ambientali (maggior inquinamento delle acque nelle alluvioni) che aumentano il rischio per l'uomo di entrare in contatto con fattori ambientali che concorrono all'insorgere di molte malattie.
Sono stati studiati i fattori ambientali rilevanti per la salute indotti da cambiamento e variabilità del clima, tra questi: un aumento degli eventi disastrosi (ondate di calore e di gelo, alluvioni, siccità, uragani e tempeste, ecc.), alterazione dei livelli di inquinanti e della tipologia degli allergeni atmosferici, alterata distribuzione e quantità di insetti vettori di malattie infettive, produzione e qualità degli alimenti per l'influenza del clima su distribuzione e malattie delle specie vegetali, qualità delle acque di balneazione, per uso potabile e irriguo, edilizia e pianificazione urbana.
I cambiamenti climatici e i futuri scenari condivisi dalla comunità scientifica internazionale, rileva l'Istituto di protezione ambientale, richiedono anche un adattamento dei sistemi di prevenzione ambientale e di tutela del territorio. Secondo l'Ispra già sussistono "nel nostro Paese condizioni di vulnerabilità per il rischio di danni sia diretti (rischio idrogeologico) sia indiretti (aumento rischio malattie infettive) correlati all'alterazione della qualità ambientale e alle condizioni meteo climatiche". Le alluvioni contribuiscono alla contaminazione di acque.
La densità degli agenti patogeni è amplificata dall'afflusso di acque alluvionali contaminate da materiale proveniente da terreni concimati inondati, impianti di depurazione delle acque e dei liquami. L'aumento della temperatura terrestre e del mare influenza anche la maggiore tossicità delle acque di balneazione lacustri e marine (alghe tossiche), e modifica la distribuzione dei patogeni marini. I cambiamenti climatici, infatti, possono influire sulle tossicità delle acque in maniera sia diretta sia indiretta e influire sulla sopravvivenza di organismi patogeni introdotti nell'ambiente naturale da attività umane (scarichi fognari, agricoltura, zootecnia).
fonte: lanuovaecologia.it




Nessun commento:
Posta un commento