Oggi Legambiente e il Cresme hanno presentato il loro secondo Rapporto durante la seconda giornata del Saie, in svolgimento a Bologna. Dalla ricerca emerge che ben 577 comuni italiani hanno adottato regolamenti edilizi incentrati sul risparmio energetico e la diminuzione degli inquinanti mediante il recupero dell’acqua piovana e il riciclo dei materiali di risulta, aiutando anche gli stessi cittadini ad acquisire comportamenti green.
I dati raccolti fanno ben sperare:
- 406 i municipi che utilizzano fonti energetiche rinnovabili
- 208 i comuni stanno promuovendo l’allaccio a reti di teleriscaldamento
- 277 i regolamenti che puntano al miglioramento della soleggiatura e dell’illuminazione degli edifici
- 266 i comuni che stanno utilizzando materiali edili riciclati per le nuove costruzioni insieme a tecnologie per il risparmio idrico.
I comuni che hanno sviluppato regolamenti edilizi incentrati sulla sostenibilità sono distribuiti equamente nella penisola, con una leggera predominanza nel centro-nord, con particolare concentrazione in Toscana, Emilia Romagna e Lombardia.
In vista della Conferenza sul Clima, uno dei settori che dovrà subire i maggiori adeguamenti alle nuove normative, sensibili alla questione ambientale, sarà proprio quello edilizio, chiamato a ridurre drasticamente le emissioni dannose e i consumi, anche se lo sforzo necessario non sarà richiesto solo per le nuove costruzioni ma anche e soprattutto per le esistenti che necessitano di adeguamenti.
Il Saie tiene banco
Questo è uno dei temi centrali per l’edizione 2009 di una delle più importanti e diremmo storiche manifestazioni in Italia, il Salone Internazionale dell’Edilizia che si tiene ormai da 45 anni alla Fiera di Bologna e che è da tempo divenuto un punto di riferimento non solo europeo, ma mondiale, per quanto riguarda l’edilizia e tutto l’indotto di settore. L’appuntamento si rinnova, dunque anche quest’anno forte di oltre 230.000 metri quadri di esposizione e di oltre 1500 espositori internazionali.
Il Saie è andato affrontando negli anni le evoluzioni nell’ambito dei materiali di costruzione, dalle tecnologie degli impianti alle rinnovate esigenze di progettazione, dalla domotica alla necessità di integrazione tra edifici e di autonomia energetica fino all’utilizzo di energia tratta da fonti rinnovabili.
In questo momento, è stato evidenziato ieri nel convegno di apertura, l’economia in genere, e il settore edile in particolare, cerca la strada migliore per uscire dal vicolo cieco della crisi economica, che sarà quella dell’innovazione tecnologica e delle indispensabili strategie di efficienza energetica, oggi, come non mai, passaggi obbligati per imboccare la via della ripresa.
Sostenibilità e innovazione al Saie
E così proprio l’attenzione all’efficienza energetica, alla sostenibilità e all’innovazione saranno i momenti qualificanti di questa edizione in cui sono stati presentanti due studi di grande rilevanza:
- Il SaieConcrete, un’analisi di mercato che indaga sui fondamentali dell’edilizia, una delle componenti più importanti della nostra economia.
- Il SaiEnergia, un rapporto che studia la coniugazione tra efficienza energetica e sostenibilità nell’ambito del settore delle costruzioni.
Entrambe gli studi sono stati realizzati dal Cresme (Centro Ricerche Economiche Sociali di Mercato per l’Edilizia e il Territorio). E i dati in effetti dicono che il 2009 non è stato un buon anno (domanda di cemento armato: meno di un terzo rispetto al 2007) e occorrerà attendere il secondo semestre 2010 per percepire un’inversione di tendenza (si prevede infine un mercato stabilizzato intorno ai 70 milioni di mc per il cemento armato).
“Le aspettative rispetto a un’inversione di trend sono legati alla ripresa degli investimenti statali con la delibera CIPE del primo semestre 2009 che dovrebbe produrre opere cantierabili nel secondo semestre del 2010. “Per contro – ha spiegato Marino Capelli responsabile dell’area costruzioni e industria di Bologna Fiere – il mercato dell’efficienza energetiche si rivolge prevalentemente, anche se non esclusivamente, al settore residenziale, viene sostenuto dagli investimenti delle famiglie e supportato dalla loro sensibilità ad acquisire immobili ad alta efficienza energetica o a migliorare quelli in loro possesso”.
E proprio in merito alla crescita delle tecnologie dovuta sia alle nuove normative, sia ad una domanda sempre più esigente in fatto di efficienza e di sostenibilità, dagli studi presentati risulta una tendenza del cambiamento nelle scelte dei privati. Negli ultimi cinque anni, circa un terzo delle famiglie italiane si è impegnata a ridurre i consumi energetici, sostituendo gli infissi (22,3%), installando isolamenti, con particolare attenzione alla coibentazione (8,7%), adottando sistemi solari e fotovoltaici (4,6%). Inoltre il 64% delle famiglie ritiene che la riqualificazione energetica degli edifici, potrebbe aumentare il valore degli stessi immobili fino ad un 18%.
Gli studi disegnano anche una prospettiva per il futuro a medio termine, (arco di 5/10 anni) dove si prevede tra l’altro per le finestre una sostituzione di 23 milioni di infissi (su un totale di 137 milioni), la riqualificazione energetica delle pareti esterne per oltre 140 milioni di mq. (su un totale di 3 miliardi di mq.) e nel riscaldamento la sostituzione del 15% delle caldaie domestiche (per 25 milioni di abitazioni). Ma siamo solo agli inizi e il Saie 2009 avrà ancora da dirci non poco.
fonte: rinnovabili.it
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