Giornate intense per i destini dl nucleare civile. Mentre il Belgio rimanda l'uscita dal nucleare, in Giappone si fanno i conti con l'ennesimo incidente. I ministri belgi infatti hanno deciso di prolungare di altri dieci anni lo sfruttamento delle centrali nucleari che dovevano essere dismesse. L'accordo, ha reso noto dall'agenzia di stampa belga, è stato preso nel comitato ministeriale ristretto riunitosi appositamente. Secondo un provvedimento votato dal parlamento belga, i tre reattori più vecchi dovevano essere chiusi entro il 2015, mentre ora questa prima fase di uscita dal nucleare è stata rimandata al 2025.
Un operaio giapponese, invece, è stato esposto a radiazioni mille volte superiori al livello standard stabilito dal governo giapponese, in base alle rilevazioni dell'Agenzia per l'energia atomica nipponica (Jaea), nell'incidente accaduto giovedì scorso nella centrale nucleare di Fugen, prefettura di Fukui, a ovest di Tokyo. L'Agenzia per la sicurezza nucleare e industriale del Sol levante ha spiegato che "il livello di radioattività cui è stato esposto l'operaio è inferiore alla soglia di allarme stabilita e la fuoriuscita di liquido è subito stata fermata".
La centrale di Fugen, prototipo giapponese di reattore per i test nucleari, è stata spenta nel 2002 dopo la fuoriuscita da un tubo difettoso di 200 metri cubi di gas radioattivo, e attende ora di essere smantellata. Nel 1997 erano inoltre venuti alla luce numerosi incidenti verificatisi negli anni precedenti e tenuti nascosti dalle autorità giapponesi.
fonte: lanuovaecologia.it
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