I cinque miliardi che devono essere investiti per costruire una centrale produrrebbero un vantaggio economico non in Italia ma in Francia, da dove proviene la tecnologia nucleare. L'opinione della presidente della Regione Piemonte
Le Regioni del no
"Il nucleare oggi è una scelta che fanno i paesi poveri, che non possono permettersi di comprare il petrolio. L'Italia, avendovi da tempo rinunciato, non ha aziende attive nel settore per cui comprerebbe tutto dalla Francia. Questo significa che i cinque miliardi che devono essere investiti per costruire una centrale produrrebbero un vantaggio economico non in Italia ma in un altro paese". L'osservazione è della presidente del Piemonte, Mercedes Bresso.
Intervistata da Ilaria D'Amico in chiusura della manifestazione torinese 'Uniamo le Energie', dedicata alle rinnovabili, Bresso ha sottolineato anche che "una centrale nucleare produce poche centinaia di posti di lavoro", mentre la somma di cinque miliardi di euro investita nella green economy ne produrrebbe decine di migliaia". Quanto all'ipotesi del governo di localizzarne una in Piemonte, nelle risaie di Crescentino, Bresso ha ricordato che "in caso di incidente, dal momento che tutti i corsi d'acqua dell'area confluiscono nel Po, dovrebbe essere evacuata l'intera Pianura Padana", e "l'inquinamento radioattivo colpirebbe attraverso il fiume anche il Mare Adriatico"fonte: lanuovaecologia.it
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