Fra gli obiettivi dichiarati dal governo Berlusconi c’è quello di riaprire la stagione del nucleare. Secondo indiscrezioni, i siti nucleari in Italia sarebbero quattro: due in Piemonte o in Emilia-Romagna, uno a Montalto di Castro (nel Lazio) e uno in Puglia. Regioni che hanno già fatto ricorso alla Corte Costituzionale perché contrarie al nucleare. I costi di attuazione si aggirerebbero intorno ai 18 miliardi di euro per le quattro centrali di potenza unitaria 1,66 GW. Sempre che, come accaduto già all'estero, non lievitino durante la realizzazione degli impianti. Qual è, insomma, il futuro per il nucleare in Italia?
Su questi temi QualEnergia, il bimestrale di Legambiente, organizza mercoledì 28 ottobre alla Fiera di Rimini, il convegno “C’è un futuro per il nucleare in Italia?” (14,30/18,00, Sala Neri 1 Hall Sud, nell’ambito di Key Energy). Introduzione di Gianni Silvestrini, direttore scientifico Qualenergia. Intervengono Alessandro Clerici, Presidente Onorario WEC Italia e Presidente Fast, Edgardo Curcio, Presidente Associazione Italiana Economisti dell´Energia, Sergio Garribba, Consigliere per le politiche dell´energia del Ministro dello Sviluppo Economico. E ancora: Massimo Scalia, Professore Università La Sapienza di Roma, leader ambientalista, Lino Zanichelli, Assessore Ambiente e Sviluppo sostenibile Regione Emilia-Romagna, Filippo Bernocchi, Delegato alle Politiche ambientali ANCI. Modera Antonio Cianciullo, de La Repubblica.
fonte: lanuovaecologia.it
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