Il relitto di una nave sarebbe stato individuato a poche miglia dal litorale di Vibo Valentia. È quanto scrive stamani il Quotidiano della Calabria che alla vicenda dedica, con grande evidenza, l’apertura del giornale. Dopo il ritrovamento del relitto al largo di Cetraro – scrive il giornale – ci sono state numerose segnalazioni di altre navi affondante al largo della costa tirrenica calabrese.
Tra le tante verifiche compiute avrebbe dato esito positivo quella compiuta al largo della costa vibonese dove, con l’ausilio di un sonar, sarebbe stato individuato un altro relitto. Sugli esiti degli accertamenti viene mantenuto il massimo riservo e sono stati informati la magistratura e l'assessorato regionale all'ambiente.
«Non mi risulta che siano a disposizione sonar in grado di rilevare la presenza di navi affondate in quella zona – ha commentato
Silvio Greco, assessore all’Ambiente della Regione Calabria – fino a quando non avremo riscontri scientifici, rischiamo solo di fare allarmismo. Bisogna stare attenti perché al largo della costa calabrese ci sono almeno 150 relitti risalenti all'ultimo conflitto mondiale. Non si può parlare di rifiuti tossici se non si hanno prima i riscontri scientifici. Quotidianamente in assessorato giungono decine di segnalazioni, ma la presenza di un relitto in mare non significa necessariamente che si tratti di una nave dei veleni». La Capitaneria di Porto smentisce.
fonte: lanuovaecologia.it
Nessun commento:
Posta un commento