Il governo britannico starebbe pensando di introdurre una tassa sulle emissioni di anidride carbonica così da favorire la costruzione di otto nuove centrali nucleari - nonostante abbia più volte sostenuto che i nuovi reattori, appaltati al settore privato, non avrebbero goduto di finanziamenti pubblici. Stando al quotidiano Guardian, infatti, la tassa - che costerà circa 44 sterline l'anno alla famiglia tipo - servirà a convincere aziende come E.On e Edf a confermare i loro piani d'investimento nonostante il calo nei prezzi dell'energia.
L'idea, rivela il giornale britannico, è quella di "gonfiare artificialmente il prezzo dell'elettricità prodotta da centrali a gas o a carbone attraverso un'imposta sulla bolletta". "Conosciamo i criteri d'investimento delle aziende", ha detto al Guardian una fonte governativa.
"Se a Copenaghen non si raggiungerà un accordo sulla questione ci penseremo noi il prossimo anno, con sussidi e tasse. Ce ne occuperemo e le aziende lo sanno". I colossi energetici come Edf devono infatti decidere se investire o meno sul nucleare britannico in meno di un anno se si vuole avere le prime centrali operative a partire dal 2017. La nuova tassa sulle emissioni di anidride carbonica entrerebbe in vigore nel 2015.fonte: lanuovaecologia.it
2 commenti:
Perche non:)
imparato molto
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