Quasi 9.000 infrazioni ambientali negli ultimi 10 anni: in testa il ciclo del cemento e quello dei rifiuti. Le mani della 'ndrangheta e del clan dei casalesi sulle risorse regonali. Legambiente: «Fenomeno "importato" o anche frutto della miopia di quelle imprese che rifiutano innovazione e qualità?»
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L'ecomafia si sta allargando in maniera preoccupante in tutta l'Emilia-Romagna, per cui serve una risposta forte e unita di istituzioni e magistratura. È l'allarme lanciato dall'Osservatorio Legalità di Legambiente che ha presentato i numeri del rapporto annuale dell'associazione.
Nei due ambiti 'preferiti' dalla malavita organizzata, infatti, cioè cemento e rifiuti, le denunce e le infrazioni sono in costante aumento: nel traffico dei rifiuti, nel 2007 sono state fatte 366 denunce e riscontrate 263 infrazioni contro le 197 dell'anno precedente. Una crescita ancora più marcata nel cosiddetto 'ciclo del cemento' dove le 263 infrazioni denunciate nel 2007 sono quasi il doppio del 2006.
Un'azione criminale che, ha spiegato
episodi di illegalità ambientale accertati dalle varie forze di polizia. Di questi 1295 nel ciclo dei rifiuti; 2690 nel ciclo del cemento. E quanto sia grave la situazione circa la natura dei fenomeni ecomafiosi è provato dal fatto che il 5,4% delle inchieste dal 2002 al 2008 per il “delitto di organizzazione di traffico illecito di rifiuti” introdotto dal “Decreto Ronchi” e ora art. 260 del Codice Ambiente, riguarda l'Emilia Romagna con 6 inchieste delle procure di Forlì Cesena, Modena e Bologna e che da qui sono partite o transitati verso altre aree del paese ben 18 procedimenti.
Dunque, ha continuato Fontana, "abbiamo troppa esperienza per capire che questo è il momento in cui bisogna fare di più", auspicando che il grido di allarme raggiunga anche la politica ("Non si trinceri dietro il buon nome di regioni come questa") e le imprese ("Non difendano solo la loro qualità"). La strada da perseguire, infatti, è "fare tesoro delle esperienze portate avanti dove c'è più emergenza"
fonte: lanuovaecologia.it
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