Ha riscosso apprezzamenti anche nel centrosinistra la proposta di legge di Gabriella Giammanco, deputata Pdl. Il provvedimento, presentato insieme alle associazioni animaliste, ha ricevuto il sostegno dell'attore Giorgio Panariello e della conduttrice tv Licia Colò
Sarà, forse, la fine dei numeri con elefanti, tigri e scimmie ammaestrate nei circhi tradizionali. Perché a destra come a sinistra la direzione comune è quella di non vedere più animali protagonisti degli show, lontani dal loro habitat naturale, costretti ad esibirsi dopo aver subito addestramenti discutibili sul piano della violenza fisica e psicologica. Forse, semplicemente, vivere in pochi metri quadrati, sempre legati ad una catena, non viene più considerata accettabile. Con questo spirito è arrivata la proposta di legge della parlamentare siciliana Gabriella Giammanco (Pdl), che sta incassando un'adesione bipartisan, tra cui quella del ministro ombra dell'Ambiente del Pd, Ermete Realacci.
Il provvedimento, presentato oggi alla Camera insieme alle associazioni animaliste, ha ricevuto il sostegno dell'attore Giorgio Panariello e della conduttrice televisiva Licia Colò. Nei circhi "al posto della scimmia con il tutù mettiamoci un comico toscano - ha detto Panariello - magari fa più ridere. Anzi, mi ci metto io". Non a caso l'attore pensa ad una nuova trasmissione televisiva, tra un anno e mezzo circa, che nasca con la collaborazione di Franco Dragoni, regista del Cirque du Soleil. Panariello è entusiasta all'idea di bandire gli animali dai circhi: "Finalmente si fa qualcosa - ha detto l'attore - e questo non sighificherà perdere lo spettacolo, basta guardare al successo del Cirque du Soleil, che dimostra come si possa vivere di circo anche senza animali. Potremo pensare anche in Italia di mettere su un circo italiano, magari unendo nomi come Togni ed Orfei insieme, per uno spettacolo più bello".
Sempre sensibile al tema Licia Colò: "Ho avuto la fortuna di vedere gli animali in natura e anche se alcuni grandi circhi dicono che gli animali sono un bene prezioso, il fatto stesso di averli privati della libertà è sufficiente a farmi sostenere che non debbano essere impiegati negli spettacoli". "Vedere gli animali in un circo significa vederli reclusi, in una sorta di campo di concentramento", ha affermato Carla Rocchi, presidente dell'Ente nazionale protezione animali (Enpa). "In Europa - ha ricordato Gianluca Felicetti, presidente Lega antivivisezione (Lav) - ci sono 15 Paesi che hanno proibito, del tutto o parzialmente, l'esibizione di circhi con animali. Belgio, Austria e Polonia hanno stabilito di limitare il divieto all'utilizzo di sole specie selvatiche".
fonte: lanuovaecologia.it
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