Il Centro Ricerche ENEA di Portici rappresenta un esempio di credibilità scientifica internazionale, specialmente nei settori del fotovoltaico, fotovoltaico a concentrazione e del solare termodinamico
Il Centro Ricerche ENEA di Portici è situato sul golfo di Napoli, a poche centinaia di metri dalla storica stazione ferroviaria di Portici, nell’area dell’antico porto borbonico del “Granatello”. Si estende su una superficie di 27.000 m2 ed ospita circa 120 dipendenti.
In questo Centro si concentrano le attività dell’ENEA sul fotovoltaico e nuovi studi e ricerche sui materiali per l’energia, sulle nanotecnologie e sull’ambiente.
Il Centro occupa una posizione di rilievo internazionale nel settore fotovoltaico con
le attività di ricerca e sviluppo su materiali e dispositivi fotovoltaici a film sottile a base di silicio amorfo e microcristallino, su nuove strutture ad eterogiunzione di silicio amorfo su silicio cristallino, su celle di silicio cristallino ad alta efficienza finalizzate all’impiego in moduli a concentrazione. Lo studio dei sistemi fotovoltaici riguarda sia applicazioni innovative connesse alla rete sia i sistemi isolati. Presso il Centro è possibile caratterizzare e sperimentare moduli e componenti di sistemi fotovoltaici sia in laboratorio che in condizioni reali d’esercizio (Portici è test-site per numerose aziende produttrici), nonché progettare, realizzare e monitorare gli impianti per l’ analisi dei problemi connessi all’esercizio in parallelo con la rete elettrica (qualità dell’energia, protezioni, sicurezza).
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Il C.R. Portici è inoltre impegnato sul fotovoltaico a concentrazione (così definito in quanto la radiazione solare non va ad incidere direttamente sulle celle ma viene concentrata da opportune lenti, con la possibilità di ridurre considerevolmente le dimensioni delle celle solari da utilizzare) tecnologia considerata, a livello internazionale, un’interessante opzione per abbattere in maniera significativa l’incidenza dei costi del componente attivo fotovoltaico. L’attività è condotta in collaborazione con operatori nazionali ed è rivolta allo sviluppo dei principali componenti dell’impianto (le celle, i concentratori ottici, il modulo, l’inseguitore solare) ed alla dimostrazione e sperimentazione sul campo. Sono già state realizzate alcune unità base sperimentali da 5 kWp installate presso il CR Portici e presso l’Area Sperimentale di Monte Aquilone (Puglia).
Grande importanza strategica per le rinnovabili in Italia è da attribuire al solare termico ad alta temperatura che vede il C.R. Portici giocare un ruolo da protagonista per l’ideazione, la realizzazione e l’impiego della tecnologia chiave per gli impianti solari a concentrazione per la produzione di calore ad alta temperatura (solare termodinamico-progetto Archimede).
Presso il C.R. Portici opera infatti un gruppo leader per le attività di ottimizzazione di materiali, processi ed apparati per la fabbricazione di rivestimenti spettralmente selettivi, a base di film sottili, da impiegare in qualità di assorbitori di radiazione solare a bassa emissività che resistono ad alta temperatura.
Questi coating speciali sono destinati a ricoprire il tubo ricevitore degli impianti solari a concentrazione parabolica in cui circola il fluido termovettore che, grazie a tali rivestimenti, raggiunge una temperature di 550 °C. Questa è una caratteristica unica del brevetto Italiano nel settore.
Nel campo dei nuovi materiali il CR Portici conduce attività di ricerca finalizzate a sviluppare materiali particolari – i nanomateriali – dei quali occorre governare la microstruttura su dimensioni dell’ordine di un miliardesimo di metro, e alla loro integrazione con altri materiali per realizzare specifici dispositivi, ovvero componenti finiti con dimensioni microscopiche. Di grande rilievo è l’attività di sviluppo e realizzazione di sensori di gas (nasi elettronici) dalle molteplici applicazioni, la realizzazione di matrici di micro-transistori destinate al pilotaggio degli schermi piatti emissivi di nuova generazione (OLED) A tale fine sono utilizzate le tecnologie dei materiali a film sottile, applicati su substrati economici come vetri e polimeri flessibili. L’attenzione al mondo dei sensori e della microelettronica alternativa ai tradizionali chip di silicio prosegue con la messa a punto di nuovi polimeri attivi, sensibili ai gas o in grado di emettere luce e realizzando dispositivi su substrati polimerici flessibili, con l’obiettivo finale di realizzare microchip infrangibili e flessibili, ad alta portabilità e a basso consumo e basso costo.
A completamento delle attività del Centro sono da citare le linee di ricerca su tematiche ambientali relative, in particolare, a:
- controllo e tutela delle acque
- erosione costiera
- pianificazione e risanamento ambientale
Vengono sviluppate e promosse attività di studio, ricerca e valutazione soprattutto in supporto agli interventi di pianificazione e risanamento ambientale delle Regioni del Mezzogiorno, tra cui gli ambienti marini e fluviali, anche per conto delle Amministrazioni dello Stato, delle Regioni e degli Enti Locali.
E’ importante segnalare che il Centro di Portici è sede della più importante infrastruttura di calcolo del sud italia che opera nel settore del calcolo ad alte prestazioni con un computer che si posiziona al 120° posto nel prestigioso elenco mondiale dei 500 computer più potenti attualmente operanti. Questa facility (CRESCO) è al servizio del sistema della ricerca nazionale ed internazionale con particolare focalizzazione all’analisi ed alla gestione dei sistemi complessi.
fonte: rinnovabili.it
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