Migliorare l’efficienza energetica del parco edilizio esistente per creare opportunità al settore delle costruzioni e andare incontro alle tasche dei britannici nel campo “bollette”
È oramai assodato che l’edilizia sia il settore associato al più alto utilizzo di energia, rappresentando il 40% della domanda energetica dell’Unione Europea ed addirittura il 45% in Italia, con un incremento annuo dei consumi del 2%. I dati relativi sono piuttosto allarmanti, ma nel contempo portano sotto i riflettori un settore su cui si può ampiamente intervenire con molteplici conseguenze positive in più campi, crisi dell’economia compresa. Una direttiva che sembra aver accolto in pieno il ministro delle Finanze britannico, Alistair Darling nel piano governativo di rilancio economico annunciato oggi. Nella proposta ministeriale sarebbe, infatti, contemplato anche un ampio programma di miglioramento dell’efficienza energetica dell’edilizia pubblica e privata. Secondo il Cancelliere dello scacchiere interventi mirati di isolamento termico negli edifici avrebbero il doppio vantaggio d’alleggerire la bolletta energetica dei britannici e di dare un po’ di respiro ad un settore come quello dell’Industria delle costruzioni, da tempo in difficoltà, grazie alla creazione di oltre 10.000 nuovi posti di lavoro. La proposta permetterebbe, infatti, di reimpiegare gli addetti licenziati in questo comparto a causa dell’attuale fase di crisi, intervenendo in un comparto, quello dell’efficienza, che non è mai stato il fiore all’occhiello del Regno Unito. Nelle prime previsioni si parla di 100 milioni di sterline per aiutare più di 60.000 famiglie ad isolare termicamente le proprie case. Nel rapporto pre-budget sono state inserite anche misure che favoriranno un ‘ruolo crescente’ per l’energia nucleare, una migliore difesa dalle inondazioni e la costruzione di 200 nuovi treni come parte del tentativo UK di creare una società ‘a basse emissioni di carbonio’.
fonte: rinnovabili.it
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