Come lo scorso anno lo stato del Sol levante ha rinunciato a cacciare le balene megattere, a rischio estinzione. È una mossa distensiva viste le critiche internazionali piovute sul Giappone, ma la quota di pesca non ha subito riduzioni
Il Giappone ha deciso di rinunciare per un altro anno a dare la caccia alla balena megattera (humpback), una specie ad alto rischio di estinzione, nella stagione di pesca 2009 nell'Oceano Antartico, inaugurata oggi con la partenza della baleniera Nisshin Maru dal porto occidentale di Innoshima.
La decisione è stata annunciata a Tokyo dall'ente nipponico per la pesca, in una mossa distensiva che va incontro alle richieste formulate in tal senso dalla Commissione Baleniera Internazionale (Iwc). La quota di pesca prevista per la nuova stagione, tuttavia, non ha subito cambiamenti rispetto allo scorso anno, mantenendo un target di un migliaio di balene da catturare.
Dopo le forti critiche internazionali guidate dall'Australia, lo scorso anno il Giappone aveva rinunciato a cacciare le 50 balene megattere inizialmente previste, una mossa estremamente rara il cui più vicino precedente risale a oltre 40 anni fa.
Braccate dalle navi degli ambientalisti radicali di Sea Shepherd, le baleniere giapponesi nella stagione 2008 sono riuscite a pescare soltanto 551 cetacei, ovvero il 60% della quota prevista in partenza di quasi 900 esemplari da catturare e studiare - secondo la motivazione usata da Tokyo - a fini scientifici.
fonte: lanuovaecologia.it
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