Un bosco urbano che cresce all’interno del Parco Bizzozero, vicino a due scuole, ad un centro anziani e dalla futura sede dell’Agenzia per l’Energia e di Legambiente. Un’area di sosta di un ettaro immersa tra frassini e aceri, carpini e ciliegi, meli e bagolari, ginko e querce. Inaugurato nei giorni scorsi, l’importante intervento di “biocompensazione” contro lo smog prodotto in città può contare subito sui 100 alberi donati dal giornale La Repubblica nell’ambito dell’iniziativa “Gli alberi di Repubblica, il quotidiano per l’ambiente”, mentre il progetto del Comune di Parma prevede la piantumazione, in alcuni punti della città, di altri 700 alberi su una superficie di 7 ettari attualmente occupati da prati urbani, aiuole spartitraffico e parchi. Tutte piante che, secondo il concetto di biocompensazione, sono ad alto fusto e particolarmente indicate per l’assorbimento dello smog all’interno delle aree urbane.
Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti l’assessore all’Ambiente del Comune di Parma Cristina Sassi, la responsabile del Verde pubblico Angela Zaffignani, il direttore de La Repubblica Ezio Mauro, il direttore generale del gruppo editoriale Repubblica-Espresso Carlo Ottino e Teodoro Georgiadis del Cnr - Istituto di Biometereologia di Bologna, la realtà incaricata della redazione del Piano pluriennale di biocompensazioni sul territorio. Le ultime tre piante sono state messe a dimora da alunni della scuola elementare Don Milani, della scuola media Don Cavalli e della scuola per l’infanzia Alice con l’aiuto dei giardinieri comunali.
"Grazie a questa iniziativa del quotidiano La Repubblica - ha dichiarato l’assessore Cristina Sassi - si regala alla città il primo Bosco urbano. Strategicamente lo abbiamo voluto vicino a due scuole e a un centro anziani, il luogo ideale per chi vorrà ritagliarsi un attimo di sosta approfittando della pace e serenità che solo la natura sa infondere. Il Bosco urbano si colloca nel progetto di biocompensazioni che l’Amministrazione comunale porta avanti nel tentativo di limitare l´azione degli agenti inquinanti presenti nell´aria. È un’altra tappa di un lungo cammino cui guardiamo con particolare attenzione”.
Gli interventi di forestazione urbana non si limiteranno, secondo le premesse del progetto del Comune, a ridurre impatto visivo e acustico, ma si consolideranno come “infrastruttura naturale multifunzionale” volta al contenimento dell’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo e con una funzione di regolatore delle condizioni microclimatiche (temperatura e umidità).
fonte: ermesambiente.it
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venerdì 28 novembre 2008
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