Con 4,4 ettari per persona, gli abitanti della regione amministrativa speciale cinese hanno un'impronta ecologica doppia di quella della "madrepatria". con un fabbisogno di risorse di 250 volte superiore a quelle disponibili entro i suoi confini
Con i suoi 4,4 ettari per persona, gli abitanti di Hong Kong hanno un'impronta ecologica doppia di quella della Cina. Inoltre Hong Kong ha anche uno dei più grandi debiti ecologici del mondo, è emerso dal Report 'Hong Kong Ecological Footprint': Living Beyond Our Means' (l'impronta ecologica di Hong Kong, vivere al di sopra delle nostre possibilità). Secondo quanto riferito in una nota del Network dell'Impronta Ecologica dal direttore esecutivo Mathis Wackernagel, Hong Kong dovrebbe adoperarsi al più presto con nuove politiche produttive e di utilizzo delle risorse tali da ridurre il suo enorme debito ecologico nei confronti del resto del mondo.
Grande solo un terzo del minuscolo stato Usa Rhode Island, Hong Kong è un pozzo senza fondo di risorse viventi: ha un fabbisogno di risorse, si legge sul report, di 250 volte superiore a quelle disponibili entro i suoi confini e quindi grava sul già precario bilancio delle risorse mondiali. Importa infatti moltissime risorse e ne consuma una quantità identica alla capacità di risorse dell'intera Irlanda, inoltre usa l'atmosfera come una 'discarica' di anidride carbonica che riversa in quantità molto superiori a quelle che la sua terra può riassorbire.
L'80% della sua impronta ecologica, ovvero la domanda di terreni agricoli, pascoli, foreste e zone di pesca, è dovuta al consumo di carbone, mentre una quota significativa è data dall'eccesso di pesca, di gran lunga superiore alle risorse dei suoi mari. Hong Kong deve adottare al più presto pratiche di pesca sostenibili, conclude il Globa Footprint, e convertire le centrali a carbone, che forniscno la maggior parte dell'energia elettrica interna, in impianti di produzione di energia pulita.
fonte: lanuovaecologia.it
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