Bruxelles ha rilanciato con i partner europei il dibattito sul modo di intervenire quando, nei prodotti importati dal resto del mondo, sono presenti tracce di Ogm non autorizzati in Europa
Bruxelles ha rilanciato con i partner europei il dibattito sugli organismi geneticamente modificati (Ogm), e in particolare sul modo di intervenire quando, nei prodotti importati dal resto del mondo, sono presenti tracce di Ogm non autorizzati in Europa. Tra le soluzioni possibili sta emergendo quella di introdurre un livello di rilevamento della presenza fortuita di Ogm non autorizzati che potrebbe essere fissato allo 0,1%.
La riflessione sul modo di migliorare l'applicazione della normativa europea sui prodotti transgenici si accentuerà nei prossimi mesi, alla luce delle conclusioni adottate lo scorso 4 dicembre dal Consiglio dei ministri dell'ambiente dell'Ue. Il testo sottolinea che la valutazione a lungo termine dei rischi ambientali degli Ogm dovrebbe essere migliorata e gli stati membri – a determinate condizioni – potrebbero creare delle zone Ogm-free.
Nelle conclusioni emergono altri elementi che vanno dal rafforzamento della valutazione ambientale e del dispositivo di sorveglianza alla valutazione dei vantaggi e dei rischi socioeconomici; da un maggior ricorso a perizie alla necessità di stabilire una o più soglie Ue di etichettatura degli Ogm fino alla presa in considerazione di aree sensibili e da proteggere.
fonte: lanuovaecologia.it
fonte: lanuovaecologia.it
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