La Forestale ha prelevato scarti di lavorazione alle acciaierie di Borgo Valsugana (Trento). L'operazione è legata all'inchiesta che ha portato alla scoperta di 123mila tonnellate di rifiuti pericolosi stoccati illegalmente
Agenti della Guardia Forestale del Veneto hanno effettuato ieri un sopralluogo alle acciaierie di Borgo Valsugana e prelevato scarti di lavorazione. Il blitz è durato molte ore e - secondo il quotidiano l'Adige - non vi hanno preso parte strutture trentine della Forestale e dell'azienda per la protezione dell'ambiente.
L'operazione è legata all'inchiesta della Procura di Trento che ha portato alla scoperta di 123mila tonnellate di rifiuti, anche pericolosi, stoccati illegalmente nell'area di ripristino ambientale dell'ex cava Monte Zaccon, a Marter di Roncegno, poco lontano da Borgo Valsugana.
Gli agenti dell'Ipaf di Vicenza (Nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale) vi hanno trovato residui di lavorazione di acciaierie, di cartiere e limi di lavorazione del marmo, questi ultimi contenenti lo stirene, sostanza ritenuta cancerogena. Per questo motivo cinque persone sono in carcere.
Per Mariano Bernardi (Fiom Cgil del Trentino) "ogni controllo sull'efficacia dei sistemi di protezione ambientale è il benvenuto. Le ispezioni sono fondamentali per fugare ogni possibile dubbio sulla sicurezza degli impianti di Borgo Valsugana. Le acciaierie non sono certo un ufficio postale, dove al massimo può verificarsi un cortocircuito all'impianto elettrico. Per questo è importante che vengano monitorati costantemente, anche da parti terze, per garantire sicurezza ai lavoratori e agli abitanti delle aree vicine".fonte: lanuovaecologia.it
Nessun commento:
Posta un commento