lunedì 29 dicembre 2008

APPROVATO IL DECRETO RIFIUTI

Il Senato il 22 dicembre ha approvato definitivamente la legge di conversione del decreto rifiuti. Il sì di Palazzo Madama è giunto con 139 voti favorevoli, 101 contrari e un astenuto. Soddisfazione da parte di Andrea Fluttero, relatore del provvedimento, «per il voto a un provvedimento che introduce i correttivi legislativi necessari, come l'inasprimento delle norme del codice ambientale per chi abbandona rifiuti speciali, ingombranti o pericolosi, per rendere ancora più incisiva l'azione commissariale per la gestione dell'emergenza rifiuti in Campania». Il provvedimento approvato introduce anche nuove norme nazionali come l'educazione ambientale nelle scuole, piani di comunicazione verso i cittadini e un piano nazionale per i termovalorizzatori, che rappresentano una svolta per una più consapevole politica ambientale. «Soprattutto - ha sottolineato Fluttero - il decreto definisce contributi a sostegno della realizzazione di nuovi termovalorizzatori in aree già in emergenza, come ad esempio la Sicilia, con l'obiettivo di evitare il ripetersi di situazioni drammatiche e costose come quella campana, che hanno portato l'Italia sulle prime pagine di tutti i giornali internazionali e hanno messo a rischio la salute pubblica e l'ambiente». Il senatore Roberto Della Seta (Pd) per spiegare le ragioni del voto contrario del suo partito, ha sottolineato che il no è motivato dal fatto che «ci ribelliamo all'idea che solo militarizzando la Campania e rinnegando il principio irrinunciabile dell'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge sia possibile mettere fine a questa lunghissima notte dell'emergenza rifiuti». Da anni in Italia gli utenti pagano «un contributo per lo sviluppo delle energie rinnovabili, finora hanno pagato circa 40 miliardi di euro, ma tre quarti di questa somma - ha ricordato Della Seta - non è stata usata per le rinnovabili, ma per finanziare la produzione di energia nei termovalorizzatori e nei cementifici. Non si può continuare a ingannare i cittadini dicendo loro che i soldi che danno servono per l'energia solare, e invece utilizzandoli per bruciare i rifiuti». Ecco, di seguito, il contenuto del provvedimento voce per voce.

Aree di interesse strategico nazionale (articolo 2-bis). Modificato il comma 4 dell'articolo 2 del decreto- legge 90/2008, convertito con modificazioni, dalla legge 123/2008, in materia di individuazione di aree di interesse strategico nazionale. Viene estesa la definizione di «aree di interesse strategico nazionale» alle sedi degli uffici delle aree e degli impianti connessi all'attività di gestione dei rifiuti.

Campagna informativa (articolo 7). Adozione da parte del ministero dell'Ambiente di una serie di iniziative di carattere divulgativo per sensibilizzare e responsabilizzare la popolazione sul sistema di raccolta differenziata dei rifiuti e sull'importanza, dal punto di vista economico, del recupero dei rifiuti attraverso la raccolta differenziata. Il Governo deve informare il Parlamento sulla revoca, o sulle ragioni della mancata revoca, della dichiarazione dello stato d'emergenza, anche limitatamente a singoli ambiti provinciali che presentano sufficiente dotazione impiantistica per assicurare in via ordinaria il ciclo dei rifiuti.

Commissariamento di enti locali (articolo 3). Modificato il Testo unico sugli enti locali: il sottosegretario assegna un tempo perentorio per adottare i provvedimenti necessari, decorso il quale, su proposta motivata dal sottosegretario con decreto del ministro dell'Interno viene disposta la rimozione del sindaco, del presidente della provincia o dei componenti dei consigli e delle giunte nel caso di grave inosservanza della normativa in materia di gestione di rifiuti. La fattispecie si può verificare solo nei territori in cui è stato dichiarato lo stato di emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti, in caso di grave inosservanza, da parte dei citati enti locali, delle disposizioni degli articoli 197 e 198 del Dlgs 152/2006. Gli articoli si occupano delle competenze delle province e dei comuni in materia di gestione di rifiuti.

Contrasto agli incendi (articolo 8). Potenziamento delle strutture di contrasto al fenomeno degli incendi legato all'emergenza rifiuti in Campania, attraverso l'assegnazione, in posizione di comando al Dipartimento della protezione civile, di 35 unità di personale operativo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco fino al 31 dicembre 2009. Autorizzato l'acquisto di mezzi e dotazioni logistiche necessarie per assicurare la piena capacità operativa del personale del Corpo nazionale assegnato al Dipartimento della protezione civile.

Formazione scolastica (articolo 7-bis). Viene introdotta l'educazione ambientale nei programmi scolastici della scuola dell'obbligo, secondo modalità da definire con decreto del ministero dell'Istruzione, di concerto con il ministero dell'Ambiente.

Incentivi per la realizzazione degli inceneritori (articolo 9). Modificata la Finanziaria 2008, nella parte relativa alla procedura per il riconoscimento ai termovalorizzatori del diritto agli incentivi per le fonti rinnovabili. Cambia la procedura prevista per il riconoscimento in deroga degli incentivi con lo scopo di includere, nel novero degli impianti per i quali deve essere attivata in via prioritaria la procedura, non solo quelli in costruzione, ma anche quelli entrati in esercizio fino alla data del 31 dicembre 2008. Viene prorogato di un anno, fino al 31 dicembre 2009, il termine per la conclusione della procedura. Introdotta una disposizione per fare salvi i finanziamenti e gli incentivi Cip6 per gli impianti, senza distinzione fra parte organica e inorganica, ammessi ad accedere ai benefici per motivi connessi alla situazione di emergenza rifiuti dichiarata prima dell'entrata in vigore della legge 296/2006. Con decreto del ministro dello Sviluppo economico, di concerto con il ministro dell'Ambiente e su proposta del Gestore dei servizi elettrici, ogni 3 anni sono aggiornate le modalità per la determinazione della quota di produzione di energia elettrica imputabile alle fonti energetiche rinnovabili. Nelle more, in caso di impiego di rifiuti urbani o di combustibile da rifiuti, ai fini dell'accesso ai meccanismi incentivanti tale quota è pari al 51% della produzione complessiva.

fonte: ambiente.it

1 commento:

Anonimo ha detto...

se possso permettermi vorrei aggiungere una testimonianza visiva sullo stato della spiaggia di fronte casa mia.
Credo che sia l'esempio di cosa può accadere quando al sistema sfugge il controllo di cosa accade nel territorio.

www.coronasavethebeach.org/eng/Videos/Gallery/Lido-di-Ostial

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