Chi in Campania abbandona, scarica e deposita in modo incontrollato rifiuti pericolosi, speciali o ingombranti rischia la reclusione fino a 3 anni e 6 mesi. Dopo il via libera di Montecitorio il provvedimento sulla crisi dei rifiuti passa al Senato. Ecco le principali misure
Sì dell'Aula della Camera al decreto legge per il contrasto all'emergenza rifiuti in Campania. Il testo, che ora passa al Senato, è stato approvato con 201 sì, 27 no e 144 astenuti. In Campania e nelle zone in cui è stato dichiarato lo stato di emergenza sarà un reato punito con il carcere scaricare rifiuti pericolosi o ingombranti al di fuori delle apposite strutture. Questo è uno dei punti cardine del provvedimento. Ecco le principali misure.
IL CARCERE. Chi in Campania abbandona, scarica e deposita in modo incontrollato di rifiuti pericolosi, speciali o ingombranti rischia la reclusione fino a 3 anni e sei mesi, configurandosi dunque un'ipotesi delittuosa. Anche realizzare o gestire una discarica abusiva sarà un delitto e non più solo una contravvenzione. Infine, sono previste sanzioni per il deposito temporaneo presso il luogo di produzione di rifiuti sanitari pericolosi. Saranno sequestrati i mezzi utilizzati per portare rifiuti in discariche abusive.
I SITI. Gli enti locali dovranno individuare siti di stoccaggio provvisorio. Il sottosegretario alla Protezione Civile è autorizzato a far progettare, realizzare e gestire un termovalorizzatore che consentirebbe l'eliminazione degli oltre 5 milioni di tonnellate di ecoballe stoccate in varie piazzole disseminate nel territorio campano.
LA PROMOZIONE. Nelle scuole dell'obbligo si insegnerà educazione ambientale, mentre il ministero dell'Ambiente potrà organizzare campagne divulgative anche sui media e su internet per sensibilizzare la popolazione sulla raccolta differenziata
fonte: lanuovaecologia.it
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