Raccolta pile, scattano le nuove eco-regole

Da domani si cambia. Sarà infatti in vigore dal 18 dicembre il nuovo sistema nazionale sull´immissione sul mercato di pile e accumulatori e sulla gestione dei relativi rifiuti, a seguito della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 3/12/2008 del Decreto legislativo 188 del 20/11/2008 che recepisce la direttiva comunitaria 2006/66/Ce. Nuove misure che ampliano il raggio della responsabilità su tutta la filiera, includendo produttori, distributori, consumatori e anche i soggetti che operano nel settore del trattamento e del riciclaggio.

Con multe di mille euro per accumulatore per quei produttori che che immettono sul mercato pile prive di indicazioni e dei nuovi simboli e fino a 100mila totali per mancata iscrizione al registro nazionale. Ma anche 150 euro di multa ai negozianti per ogni batteria esausta non ritirata, e fino a duemila euro per ogni accumulatore contenente sostanze pericolose (per quantità e qualità) che sia stato messo in vendita.

Responsabilità e obblighi precisi, quindi. Partendo dal produttore di pile e accumulatori portatili. Il quale avrà in capo una serie di obblighi, dall´organizzazione e gestione di un sistema di raccolta differenziata alla partecipazione nel relativo finanziamento, dall´obbligo di partecipare al centro di coordinamento dei sistemi di raccolta stessi all´onere di informare adeguatamente i consumatori sui danni all´ambiente che possono provocare gli articoli in questione. Consumatori che potranno conferire del tutto gratuitamente i rifiuti presso i sistemi di raccolta delle pile portatili, senza l´obbligo quindi di acquistare altre pile o accumulatori. Mentre le pile industriali verranno raccolte (sempre gratuitamente) presso gli utilizzatori finali.

Più partecipazione è richiesta adesso anche ai distributori, i quali saranno tenuti a garantire la raccolta separata dei rifiuti nei punti vendita, fornendo adeguata informazione al pubblico. E se la condizione imprescindibile per una migliore gestione ambientale delle pile è la facilità d´uso e la maneggevolezza, i progettisti dovranno adeguarsi rendendo più semplice la rimozione delle batterie all´interno di apparecchi e dispositivi vari.

Per quanto concerne poi gli operatori di trattamento e riciclaggio, cambiano le soglie alle quali attenersi. Se entro il 26 settembre 2012 la soglia minima di raccolta garantita dallo Stato è del 25% (per salire fino al 45% entro i quattro anni successivi), quella minima di riciclo varia a seconda della tipologia di batteria: il 65% per le batterie al piombo/acido, il 75% per gli accumulatori al nichel-cadmio, il 50% per le altre. Tutto entro il 26 settembre 2010, con specifiche prescrizioni per la misurazione contenute nel Decreto.

fonte: ermesambiente.it