Esultano il sindaco Ezio Stefano e l'assessore all'Ambiente Sebastiano Romeo dopo l'approvazione della legge regionale che abbassa i limiti delle emissioni di diossina. La replica dell'Ilva: «Limiti tecnicamente irraggiungibili nei tempi stabiliti dalla legge»
"Questo è il più bel regalo di Natale che Taranto si potesse aspettare. È un fatto storico". Così il sindaco del capoluogo jonico, Ezio Stefano, e l'assessore all'ambiente, Sebastiano Romeo, dopo l'approvazione della legge regionale che abbassa i limiti tollerabili delle emissioni di diossina prodotta dalle grandi industrie. A Taranto, secondo i dati del 2007 del Registro Ines delle emissioni inquinanti, si concentra il 90,3 per cento della diossina nazionale.
"L'avvenuta approvazione - sottolineano Stefano e Romeo in una nota - si può definire, senza ombra di smentita, un fatto storico. Per questo va rivolto un sentito ringraziamento alla Regione Puglia, ai suoi amministratori e ai suoi consiglieri". "Adesso - concludono - un regalo si spera possa arrivare anche dallo stabilimento Ilva: mettendosi in regola, nei tempi previsti dalla nuova legge e soprattutto che salvaguardi l'occupazione".
La Regione Puglia metterà a disposizione due milioni di euro per la piantumazione di alberi sul territorio tarantino. Mentre nella serata di ieri In serata l'Ilva ha diffuso la seguente dichiarazione: "I limiti alle emissioni di diossine così come indicati dalla Legge approvata ieri dal Consiglio Regionale sono tecnicamente irraggiungibili nei tempi stabiliti dalla stessa legge e questo preoccupa profondamente l'Ilva. Le attuali tecniche di additivazione di urea, come è ben noto alla Regione Puglia, consentono di abbassare il valore limite degli attuali 7 nanogrammi emessi dal camino E312 fino al 50 per cento, e non fino a 2,5 nanogrammi per metro cubo entro il prossimo 31 marzo”.
Inoltre Ilva considera “tecnicamente impraticabile l'ulteriore riduzione del valore limite a 0,4 nanogrammi per metro cubo entro il 31 dicembre 2010. Ilva auspica che la Legge non rappresenti un ostacolo al raggiungimento degli obiettivi prefissati con il crono-programma di adeguamento dello stabilimento alle B.A.T., una volta compiute da parte degli organi competenti le necessarie valutazioni sul rilascio dell'Autorizzazione Integrata Ambientale".
fonte: lanuovaecologia.it
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