Il sindaco Michael Bloomberg ha promesso agli abitanti della Grande Mela circa tremila chilometri di piste ciclabili in 20 anni, circa 80 chilometri ogni anno. In città il numero dei ciclisti è aumentato del 35% in un anno
Manhattan, ma anche quartieri di Brooklyn come il sempre più apprezzato dai giovani modaioli Williamsburg, si stanno trasformando piano piano in un paradiso per i ciclisti. Non ci siamo ancora, ma il sindaco di New York, Mike Bloomberg, ha promesso agli abitanti della Grande Mela circa 3mila chilometri di piste ciclabili in 20 anni, creandone per circa 80 chilometri ogni anno. Lo scrive oggi il New York Post, secondo cui il numero dei ciclisti è aumentato del 35% in un anno. È in particolare in progetto una pista ciclabile sulla Quinta Strada, che da Harlem costeggerà tutto Central Park. Oltre a quella di Broadway, l'asse che attraversa Manhattan trasversalmente da nord-ovest a sud-est dell'isola, che da Washington Heights scenderà quasi fino a Times Square.
Per non parlare poi di quelle previste sulla Prima e la 2.a Strada, o in 'crosstown streets', assi est-ovest come la 48.ma e la 51.ma. Non tutte le piste avranno lo stesso aspetto: alcune verranno segnalate dal colore verde dell'asfalto, altre saranno protette da un cordolo o da barriere in cemento. La rivoluzione a due ruote è in atto da mesi a New York, ed é stata accelerata dal caro petrolio dei mesi scorsi e dalla crisi economica attuale. Sono sempre più numerosi gli abitanti della Grande Mela che ogni mattina indossano il casco e sfidano sulle biciclette il fiume di macchine e taxi gialli. Bloomberg, ovviamente, non è estraneo al moltiplicarsi delle biciclette, visto che sull'esempio di alcune città europee, si può prendere in prestito una bici per al massimo mezz'ora in punti chiave della città e poi restituirla anche in luoghi diversi, il tutto senza pagare un centesimo.
La piste ciclabili non piacciono però a tutti. gli abitanti di quartieri come Soho, dalle strade più strette del resto di Manhattan, sostengono che gli ingorghi sono aumentati e che in alcuni casi gli autobus e i camion non riescono a manovrare. A Williamsburg, il quartiere di Brooklyn affacciato sull'East River fino a poco tempo fa popolato quasi esclusivamente da ebrei ortodossi, i responsabili delle sette hassidiche hanno protestato perché con le nuove piste sono arrivate le cicliste. Sono troppo svestite per i severi membri della setta che al loro passaggio sono costretti a guardare da un'altra parte. I leader della comunità hanno chiesto al quartiere di non indurli in tentazione. L'unica via possibile: eliminare le piste ciclabili e rinviare la costruzione di quelle in programma. Ma, sembra di capire, non succederà
fonte: lanuovaecologia.it
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