FIAT - Gli ordini di vendita travolgono Fiat al via della seduta di Borsa. Il titolo scivola sotto quota 5 euro (-8,85% a 4,99 euro) dopo lo stop da parte del Senato americano al piano di salvataggio da 15 miliardi di dollari per le industrie automobilistiche.
LE PIAZZE ASIATICHE - Non è andata meglio per le piazze asiatiche. A Tokyo la seduta è terminata con un passivo del 5,56%. L'indice Nikkei è sceso a 8.235,87 punti, 484,68 in meno della chiusura di giovedì, trascinato al ribasso dalle forti perdite dei principali costruttori di auto nipponici. Il dollaro è crollato nei confronti dello yen, scivolando sotto la soglia dei 90 yen, a quota 88,10 sul mercato dei cambi di Tokyo. Il biglietto verde è ai minimi verso la divisa nipponica da agosto 1995. Ecco l'andamento degli altri indici dei titoli guida delle principali borse di Asia e Pacifico: Hong Kong a -5,83%, Shanghai a -3,81%, Seul -4,38%, Sidney a -2,43% - Mumbai a -1,69%, Singapore a -3,11%, Kuala Lumpur a -0,80% , Bangkok a -1,65%, Giakarta a -3,53%.
HONDA A PICCO - Il no al piano per il salvataggio dell'auto Usa fa dunque traballare i mercati azionari. In Asia chiusura negativa su cui pesa il calo di Honda e Nissan oltre l'11 per cento. Hyundai ha perso il 6,2% e anche altre società del settore come Aisin Seiki (-12%), che produce le trasmissioni per auto, sono state bersagliate dagli ordini in vendita. Ne risentono, commentano gli operatori, anche tutti i settori contigui come l'acciaieria e i pneumatici. Un effetto domino che colpisce anche le materie prime proseguono gli operatori ricordando che per esempio il platino viene usato nell'industria dell'auto come catalizzatore. Da segnalare anche il calo di Canon (-6%), China Mobile (-7,1%).
fonte: corriere.it




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