Compromesso raggiunto sul pacchetto clima energia. Tutti i leader europei esprimono soddisfazione. Decisamente meno entusiasti gli ambientalisti. Legambiente: «L'Europarlamento migliori il testo»
L’accordo sul pacchetto clima energia dell’Unione Europea è fatto. Tutti i leader esprimono soddisfazione. Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha "reso omaggio" al contributo dell'Italia, che fino a ieri minacciava il veto. "Grazie a Berlusconi, l'accordo è stato trovato rapidamente", ha detto Sarkozy. Il presidentre del consiglio italiano da parte sua ha dichiarato che con l'accordo raggiunto a Bruxelles l'Europa si pone “all'avanguardia" per quanto riguarda le misure sull'ambiente, "ma non vuole essere quella che paga il conto da sola". Sottolineando che "anche gli altri paesi che emettono anidride carbonica devono impegnarsi alla Conferenza di Copenaghen".
Decisamente meno entusiasti gli ambientalisti, che parlano di un accordo annacquato. Pe Legambiente l’accordo raggiunto a Bruxelles conferma i tempi e gli obiettivi del pacchetto clima abrogando completamente la posizione italiana, impegnata ad allungare le scadenze in modo da verificare gli esiti di Copenaghen prima di confermare gli impegni. “L’Italia ha fatto di nuovo una magra figura – ha dichiarato il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza - e seppure quello di oggi si profila come accordo storico, l’esito generale non è certo quello auspicato. Il pacchetto infatti risulta debole rispetto alle direttive Ets (sugli scambi di emissione, ndr) - in particolare su alcuni settori tra cui il manifatturiero che pagheranno solo il 20% delle emissioni al 2013 e il 70% al 2020 con gratuità concessa per il restante 30% - e sull’Effort Sharing per l’eccessiva quota di “crediti” per interventi di riduzione delle emissioni realizzabili all’estero. L’Europarlamento intervenga – ha continuato Cogliati Dezza – per emendare i punti deboli dell’accordo in occasione del prossimo voto a Strasburgo del 17 dicembre”.
Duro anche il commento di altre associazioni ambientaliste e organizzazioni non governative. Greenpeace, Wwf, Oxfam, Amici della terra e Climate action network hanno denunciato l'accordo sul clima come un "fallimento". "È un giorno triste per la politica europea sul clima – affermano le associazioni in una nota congiunta – I capi di stato e di governo hanno rinnegato le loro promesse e voltato la schiena agli sforzi mondiali di lotta contro il cambio climatico".
Le concessioni fatte dalla presidenza francese di turno della Ue per ottenere il consenso dei 27 sul pacchetto clima ed energia sono accolte con disappunto dalle associazioni ambientaliste, come il Wwf, che denuncia "concessioni abissali".
"Questa politica europea è come una nave senza capitano, con un equipaggio ammutinato e molti buchi nello scafo", ha detto Sanjeev Kumar, del gruppo di pressione del Wwf. L'associazione ritiene che gli "annacquamenti" ottenuti dai leader europei, e giustificati in nome della crisi economica, stiano mettendo a rischio i negoziati Onu sulla lotta al cambio climatico. Secondo il Wwf, finora la Ue è riuscita a tagliare le emissioni di C02 solo del 9% rispetto ai livelli del 1990 pertanto oggi si impone uno sforzo maggiore per raggiungere il target del meno 20% di C02 entro il 2020, uno dei tre pilastri del pacchetto in discussione.
"L'Europa ha rinunciato al suo ruolo di pioniere in fatto di protezione dell'ambiente" ed ha partorito un pacchetto sul clima "bucato come un formaggio svizzero": lo ha detto oggi il direttore della Lega nazionale tedesca per la tutela dell'ambiente e della natura, Hubert Weiger, commentando l'accordo sul clima raggiunto oggi a Bruxelles. "Adesso, gli obiettivi climatici dell'Unione europea sono in dubbio - ha sottolineato Weiger, secondo quanto riporta l'agenzia stampa tedesca Dpa - Anche il governo federale è responsabile del fallimento della politica sul clima dell'Unione". Weiger ha quindi sottolineato che "un brutto gioco di squadra tra la cancelliera tedesca Merkel, il presidente del Consiglio Berlusconi e il premier polacco Tusk è risultato in un pacchetto sul clima bucato come un formaggio svizzero". Se la protezione ambientale viene "sacrificata in nome degli interessi di breve termine dell'industria - ha concluso Weiger -, tutti noi pagheremo care le conseguenze"
fonte: lanuovaecologia.it
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