La società Terna condivide le preoccupazioni espresse dalla Cgil e dalla Filcem-Cgil di Palermo all'indomani del disservizio elettrico che ha colpito venerdì scorso alcune zone della città.
"Quella del sistema elettrico siciliano - si legge in una nota - è una situazione che Terna, in più occasioni, ha posto all'attenzione dell'opinione pubblica. Ed è noto a tutti che la società ha previsto un piano di investimenti, già deliberato da anni, per oltre 700 milioni di euro, finalizzati ad aumentare in modo significativo la sicurezza del sistema elettrico dell'isola, per i quali si è in attesa delle relative autorizzazioni".
Il più importante degli interventi è il raddoppio del cavo Sorgente-Rizziconi: 400 milioni di euro. Altre opere sono la chiusura dell'anello a 380 kV, con i nuovi elettrodotti Chiaramonte Gulfi-Ciminna e Sorgente-Ciminna, e la nuova linea a 150 kV Paternò-Priolo. Per la Chiaramonte Gulfi-Ciminna e la Paternò-Priolo sono stati concordati con le Province e gli uffici della Regione i corridoi per la localizzazione degli elettrodotti.
"Nell'ultimo anno - prosegue la nota - Terna ha raddoppiato i controlli e le ispezioni sui propri impianti, ha anticipato gli interventi di manutenzione, ha realizzato importanti opere come la nuova stazione a 380 kV di Priolo, e il potenziamento delle stazioni di trasformazione di Sorgente, Chiaramonte Gulfi, Misterbianco e Partinico. Il tutto, per 16 milioni di euro di investimenti, oltre il 20% in più rispetto al 2006".
"Ciò nonostante - conclude la società - la situazione del sistema elettrico dell'isola è ancora critica, come peraltro il recente disservizio originato da un guasto su una linea di proprietà di Enel Distribuzione ha confermato. Per questo occorre intensificare gli sforzi da parte di tutti i soggetti coinvolti".
fonte: repubblica.it
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mercoledì 16 luglio 2008
"Energia, situazione critica in Sicilia"
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