Cinque distributori di idrometano, cioè una miscela di metano e idrogeno, costituiranno la prima rete al mondo di distributori ad idrogeno per l'autotrasporto prodotti in loco da fonti rinnovabili. E presto partirà la sperimentazione di bus a idrometano all'interno dell'area aeroportuale di Bari, la cui aerostazione è già alimentata ad energia fotovoltaica.
«Quest'anno i prodotti petroliferi sono aumentati del 40% e tutti i consumi di fascia intermedia si stanno riducendo del 30 %, c'è una crisi economica in atto dovuta al prezzo del petrolio e c'è una fuga di risorse verso i paesi produttori che ci impoverisce» per questo una soluzione come l'idrogeno è un'alternativa reale e già pronta per sostituire i prodotti petroliferi.
Così ha esordito Nicola Conenna, presidente dell'Università dell'Idrogeno nell'aprire i lavori della giornata.
La Puglia si presenta quindi come regione all'avanguardia e si propone come modello per la Terza rivoluzione industriale, quella dell'idrogeno, come è stata preconizzata da Jeremy Rifkin e a cui si ispira l'Università.
Come nelle occasioni storiche alla presentazione c'erano i «costruttori» di questa svolta epocale: il sindaco di Monopoli, Emilio Romani; Enzo Lavarra, membro della commissione Industria ricerca e energia del Parlamento europeo; Angelo Consoli, Direttore dell'ufficio europeo della Foundation on Economic Trends, presieduta dal professor Rifkin; Alexander Vrachnos, Fondatore della Società ellenica per l'idrogeno. Ovviamente i capisaldi dell'intesa sono stati illustrati dal Vice Presidente e Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia Sandro Frisullo.
Ma mai come in questo caso le personalità presenti sono testimoni di un interesse e di un sostegno significativi: Sindaci, forze locali e soprattutto industriali. Ma anche i messaggi giunti non sono casuali: da quello del vice presidente della commissione europea e commissario ai Trasporti Antonio Tajani a quello del presidente della regione Sicilia.
«Sono davvero entusiasta. Parlerò dì questo progetto con tutte le personalità che mi sarà dato di incontrare in giro per il mondo e le incoraggerò a venire in Puglia per incontrarvi e ripartire con il chiaro messaggio che la terza rivoluzione industriale è davvero possibile, Bari e la Puglia lo hanno chiaramente dimostrato, e adesso il resto del mondo può guardare a voi e ispirarsi al vostro modello». È stato questo il viatico consegnato con un Video messaggio da Jeremy Rifkin alla Conferenza. Una rivoluzione che sta già portando i suoi frutti perché in Puglia non si è all'anno zero. La scelta delle fonti rinnovabili e la scelta dell'idrogeno non fanno che arricchire quella filiera dell'energia che rappresenta il valore aggiunto e il fattore trainante delle piccole e medie imprese e delle industrie regionali. «Non so se c'è un nesso, e stiamo approfondendo i dati, ma certamente un qualche legame ci deve essere se la Puglia oggi è una delle Regioni che cresce di più», ha osservato Sandro Frisullo. La Regione crede molto nelle rinnovabili e in questo progetto ed anche se il mormorio che si è sollevato a livello romano sulla validità della sostenibilità di questa scelta dovesse prendere corpo (il riferimento è ad alcune notizie di agenzia, N.d.R.), Frisullo ha dichiarato che il progetto sarà portato avanti «anche con le sole forze regionali». Quest'iniziativa, ha sottolineato il vice presidente della Regione, rappresenta oltre che una reale opportunità di lavoro anche un'interfaccia di qualità con la realtà mediterranea con cui la Puglia ha un'antica familiarità. Questa della Puglia non è una sia pur lodevole «fuga in avanti». Si sta concretizzando nell'alveo degli orientamenti europei, come ha sottolineato Enzo Lavarra, ripercorrendo le linee delle iniziative europee. «L'energia e i mutamenti climatici – ha sottolineato Lavarra – sono per l'Ue temi assolutamente prioritari. Gli obiettivi quanto mai ambiziosi fissati lo scorso anno dal Consiglio europeo hanno trovato opportuna attuazione nelle recenti proposte della Commissione. È comunque importante notare che l'”economia dell'idrogeno” ha la sua principale fonte di ispirazione nella visione esposta dall'allora Presidnte della Commissione europea Romano Prodi nel discorso da lui tenuto nel 2003 in occasione di una conferenza: “Cerchiamo di essere chiari su ciò che rende il programma europeo sull'idrogeno veramente lungimirante. Il nostro scopo dichiarato è di passare gradualmente a un'economia dell'idrogeno pienamente integrata e basata su fonti energetiche rinnovabili per la metà di questo secolo”. In linea con questa visione lungimirante, Il Par1amento ha approvato lo scorso maggio una Dichiarazione scritta in cui raccomandava di “mettere a punto entro il 2025 in tutti i paesi membri dell'Ue un'infrastruttura a idrogeno decentralizzata, dal basso verso l'alto” quale pilastro della Terza rivoluzione industriale». fonte: vglobale.it |
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