Accordo Ue per riduzione CO2 aerei dal 2012

Le compagnie aeree europee e quelle che volano da e verso la Ue dovranno ridurre le loro emissioni del 3% rispetto al periodo 2004-2006. Nel 2013 scatterà la seconda fase con un'ulteriore riduzione del 2%. A giorni il via libera definitivo dell'Europarlamento

Manca solo il definitivo via libera della plenaria del Parlamento europeo, che dovrebbe arrivare la settimana prossima a Strasburgo, poi il sistema europeo per la riduzione delle emissioni di CO2 del traffico aereo potrà entrare in vigore nel 2012. "È un accordo importante per la protezione del pianeta", ha affermato oggi Peter Liese, eurodeputato tedesco e relatore del rapporto del Parlamento Ue, perché il traffico aereo produce il 3% del totale di CO2 ed "è destinato a raddoppiare da qui al 2020". Il sistema entrerà in vigore a partire dal 2012 ed obbligherà le compagnie aeree europee e quelle che volano da e verso la Ue a ridurre le loro emissioni del 3% rispetto al valore di riferimento, calcolato sulla media del periodo 2004-2006. Nel 2013 scatterà la seconda fase con un'ulteriore riduzione del 2%. Esclusi i voli di ricerca, le piccole compagnie e quelle che hanno solo due voli al giorno da e per la Ue. Inclusi invece i voli di Stato. L'85% delle emissioni verrà concessa gratuitamente alle aerolinee, mentre il restante 15% dovrà essere acquistato ricorrendo all'Ets (Emission Trading Scheme) ossia alla 'borsa' delle emissioni. Secondo l'accordo, i proventi di questi acquisti dovranno essere reinvestiti in tecnologie verdi, in iniziative anti-deforestazione e in trasporti a bassa emissione. "E' la prima volta - sottolinea Liese - che si trova un accordo giuridico per usare questi fondi nella lotta al cambiamento climatico". L'Aea, l'associazione delle aerolinee europee, ha duramente criticato l'accordo perché "non tiene in considerazione il petrolio a 140 dollari" e rischia di diminuire la competitività delle compagnie Ue. "Il petrolio è un problema per tutti - ribatte Liese - e tutti devono contribuire". La Ue si è inoltre impegnata a trovare quanto prima un'intesa con gli Usa: "l'ideale è trovare una posizione comune con loro e poi un sistema mondiale per la riduzione delle emissioni", conclude Liese, che confida molto "nel dopo Bush". fonte: lanuovaecologia.it