IL RICORSO - Syndial, si legge in una nota, presenterà al più presto richiesta di sospendere l'esecutività della sentenza dell'8 luglio 2008. «La società e i suoi consulenti tecnico-legali - spiega il comunicato - considerano del tutto infondati la condanna e l'ammontare del risarcimento danni quantificato. Syndial sottolinea il lungo impegno per la messa in sicurezza e bonifica del sito in conseguenza dell'inquinamento risalente a molto prima del trasferimento per legge del sito a Enichem negli anni '80, a seguito della grave crisi finanziaria della Sir».
INQUINAMENTO DA DDT - Nei primi mesi del 1996 - si legge sul sito di Legambiente - una rilevazione fatta dal laboratorio cantonale di Lugano sulle acque del Lago Maggiore denunciò una «contaminazione diffusa» da Ddt dei pesci pescati nel lago, superiore ai limiti della legge elvetica. Furono informate le autorità italiane. L'11 giugno 1996 le autorità italiane effettuarono anch'esse analisi sui pesci, trovando una contaminazione che superava i limiti di legge; per questo la pesca e il consumo di pesce locale fu vietato in tutto il bacino del lago Maggiore.
fonte: corriere.it
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