Un fatto che in Italia è senza precedenti: dopo le denunce apparse sui giornali, in particolare sul Corriere della Sera di pochi giorni fa, sul degrado degli Scavi, ecco l'intervento del ministro Bondi che permetterà di intervenire con mezzi straordinari per salvare il sito archeologico più noto al mondo e che ogni anno è visitato da due milioni di persone. Con una successiva ordinanza, aggiunge il ministero, il consiglio dei Ministri, nominerà il commissario straordinario degli scavi archeologici di Pompei. «Il commissario, ferme restando le competenze in materia di tutela da parte del soprintendente di Pompei Pietro Guzzo, avrà compiti in materia di ordine, sicurezza pubblica e di controllo sull’attività amministrativa del sito archeologico».
Proprio oggi sul «Corriere del Mezzogiorno», l'assessore regionale ai Beni Culturali e Turismo, Claudio Velardi, aveva annunciato una «rivoluzione molto prima di quanto pensiate». Una rivoluzione, tuttavia, che richiederà un fortissimo investimento centrale e locale, mentre il soprintendente Giovanni Guzzo qualche giorno fa invitava a rileggersi le sue denunce, contenute nei dossier inviati al ministero.
Per l'assessore campano, ex braccio destro di D'Alema, il futuro degli Scavi devrà essere legato a una «grandeur» che l'attuale situazione non lascia intravedere. Per questo motivo, nel mese di aprile Velardi aveva preso contatto con alcuni colossi americani come Google e Microsoft per attività di sponsorizzazione e partership.
Per l'assessore campano, ex braccio destro di D'Alema, il futuro degli Scavi devrà essere legato a una «grandeur» che l'attuale situazione non lascia intravedere. Per questo motivo, nel mese di aprile Velardi aveva preso contatto con alcuni colossi americani come Google e Microsoft per attività di sponsorizzazione e partership.
Le carenze, tra l'altro, sono tante: è il caso dell'unico ristorante chiuso per morosità: non pagava il fitto da anni e gli era scaduta la concessione. I gestori hanno fatto ricorso al Tar che, però, ha bocciato la loro istanza e allora hanno intentato una causa civile alla Soprintendenza scegliendo come difensore l'attuale sindaco di Pompei, avvocato D'Alessio. In attesa che si risolva la questione, però, il turista che ne avesse la voglia e la possibilità non può mangiare anche se la Casina Dell'Aquila, che è stata adibita al servizio di ristoro, è pronta da un pezzo ma funzionerà solo quando la vertenza con i gestori del ristorante sarà risolta.
Sulle case non aperte al pubblico, sui furti e sui reperti ancora stipati nei Granai perché l'Antiquarium è da completare, messuna novità: mancano i soldi e mancano i custodi. «Per questo - conclude l'assessore Velardi - bisogna fare in fretta. Pompei è l'architrave del nostro turismo». Anche se continua a perder colpi: a giugno i turisti sono calati del 13% rispetto a un anno fa, ma il soprintendente Guzzo considera questo dato una vittoria: «In Campania il calo delle presenze supera di gran lunga il 20%, Pompei, quindi, è ancora uno dei siti più visitati d'Italia».
fonte: corriere.it
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