Nessuno se l'aspettava ma l'europarlamento ha bocciato (con forza: 46 voti contro 19) la proposta che avrebbe dato più tempo all'industria tedesca per adattarsi alle nuove norme ambientali. La sorpresa deriva dal fatto che per ottenere questo slittamento si era mosso addirittura il presidente Sarkozy e il cancelliere Merkel.
In sintesi la Ue ha smantellato due capitoli importanti dell'idea franco-tedesca. Innanzitutto, è stata bocciata la proposta di introdurre gradualmente i nuovi limiti alle emissioni di co2 (130 grammi per chilometro) dal 2012 al 2015, invece di imporli in un solo colpo nel 2012. In secondo luogo, si è ritornati al dispositivo che prevedeva la proposta originaria della commissione europea per quanto riguarda le multe che dovranno pagare le case automobilistiche inadempienti (le multe saranno proporzionali all'allontanamento dall'obbiettivo di riduzione).
Infine, è stato anche rimesso in discussione il principio delle "ecoinnovazioni", secondo il quale venivano concessi degli "sconti" alle marche non conseguono gli obbiettivi fissati, se queste introducono sul mercato almeno un nuovo modello in linea con le nuove norme.
Il testo approvato dalla commissione ambiente eliminando le condizioni più favorevoli che erano state previste per le case tedesche, favorisce invece l'industria italiana e quella francese, che sono già competitive per quanto riguarda le ridotte emissioni di co2 e i bassi consumi di carburante. Un primo passo importante perché ora si va verso l'approvazione definitiva dalla commissione plenaria con una chiara indicazione di come (teoricamente) si dovrebbe votare per salvaguardare l'ambiente.
"Al Parlamento europeo è prevalso il buon senso. Anche le case automobilistiche devono fare la loro parte, non c'è più tempo per le deroghe. La lotta alla CO2 deve impegnare tutti i settori e maggior ragione quelli più responsabili dell'aumento delle emissioni". Così il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza, commenta con soddisfazione la bocciatura da parte della Commissione Ambiente dell'orientamento prevalso agli inizi di settembre della Commissione industria a introdurre gradualmente i nuovi limiti alle emissioni di CO2.
"La scelta di oggi dell'Europarlamento, che ha confermato la proposta della Commissione Europea introducendo anche l'obiettivo al 2020 non superiore a 95 grammi per chilometro - ha aggiunto il presidente di Legambiente - offre all'industria europea dell'auto una grande opportunità per innovarsi e mantenere competitività rispetto ai concorrenti americani e asiatici. Un approccio che andrà difeso nelle negoziazioni con il Consiglio in modo da consolidare la leadership europea nella lotta ai cambiamenti climatici "
fonte: repubblica.it
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giovedì 25 settembre 2008
Emissioni di C02: meno tempo ai tedeschi per adeguarsi
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