Il governo ha rivisto a ribasso le stime sulla crescita italiana. Per il 2008 il Prodotto Interno Lordo si attesterà a 0,1% rispetto allo 0,5% previsto nel dpef, mentre il prossimo anno la crescita scenderà allo 0,5% dallo 0,9 per cento. Sono le stime aggiornate contenute nella nota di aggiornamento al Dpef presentata oggi in Consiglio dei ministri insieme alla Finanziaria 2009. Le stime sul deficit restano confermate: nel 2008 al 2,5% e nel 2009 al 2%.
"La nota di aggiornamento riflette gli effetti della crisi economica in atto nel mondo, in Europa, in Italia e conseguentemente rettifica il Pil 2008 da 0,5 a 0,1%; il Pil 2009 da 0,9 a 0,5%", si legge nella nota di Palazzo Chigi al termine del Cdm che ha dato il via libera alla Finanziaria.
Una revisione inevitabile dopo il dato sul secondo trimestre: l'Istat ha infatti rilevato un arretramento dello 0,1% sullo stesso periodo del 2007, il dato peggiore dal 2003. E così il governo ha dovuto allineare le proprie stime a quelle già anticipate dagli analisti di istituzioni italiane e internazionali, presentando una nota di aggiornamento al Dpef, varato a giugno, necessaria in rapporto alla Finanziaria che oggi ha ottenuto il via libera dal Consiglio dei ministri.
"Un ribasso è nella realtà dei fatti. Si tratta di una leggera diminuzione di decimali, ma gli obiettivi di finanza pubblica restano invariati", aveva precisato ieri il sottosegretario all'Economia Giuseppe Vegas.
Le misure della Finanziaria. Il disegno di legge sulla Finanziaraia approvato oggi dal Consiglio dei ministri è composto da soli tre articoli e cinque tabelle, come previsto dall'impianto presentato da Giulio Tremonti a luglio. La manovra (non ancora resa pubblica: al momento le agenzie di stampa ne parlano sulla base di anticipazioni e indiscrezioni) conterrebbe uno stanziamento di circa 3 miliardi di euro, tra le risorse per i rinnovi del contratto del pubblico impiego (2,8) e le misure di incentivi economico per i dipendenti pubblici più meritevoli (circa 200 milioni).
Nei tre articoli sarebbero infine previste una serie di proroghe di agevolazioni fiscali, dallo sconto a valere sull'Irpef per le rette degli asili nido alla tessera del bus. Il Ddl conterrebbe infine alcune agevolazioni fiscali per il settore agricolo e quello dell'autotrasporto.
fonte: repubblica.it
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martedì 23 settembre 2008
Il governo taglia le stime sul Pil
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