lunedì 29 settembre 2008

Turismo predatorio

L'effetto boomerang del turismo Predatorio.Un film degli anni '90, Mars Attack iniziava con la frase Bel pianeta, lo prendiamo!. Era una lunga parodia dei b-movies degli anni '50 in cui spaventosi alieni scendevano sulla Terra per sottoscrivere trattati di pace e, contemporaneamente alla firma, fare strage di terrestri come fossero indiani d'america. Citare questo film ci sembra il miglior modo per cominciare a parlare di turismo predatorio. Qualche volta, diciamo molto spesso, il nostro comportamento in vacanza non è diverso da quello dei marziani del film.

Cosa è il turismo predatorio?

Per turismo predatorio si intende qualsiasi azione o comportamento del turista con conseguenze sugli equilibri e sul patrimonio culturale del luogo. Non sempre però è colpa della maleducazione del turista. Nell'immaginario collettivo un paradiso turistico deve apparire al turista come un angolo incontaminato del paese. Fin qui nulla di male, il turismo consente di proteggere risorse ambientali dallo sfruttamento per altri scopi e fornisce un fattore di rilancio economico del posto. La realtà è però più complessa. Per massimizzare il profitto le strutture ricettive tendono a impedire l'accesso alle risorse ambientali alle popolazione indigene che fino a quel momento avevano basato la propria autosussistenza dalle attività di caccia, di pesca o di coltivazione. Il business del turismo di massa a carattere predatorio tende a realizzare nelle mete vacanziere strutture ricettive superiori al potenziale massimo di accoglienza locale (cd carrying capacity). Ampie aree di territorio sono espropriate o inibite alla popolazione locale e concesse ai soli turisti paganti per appagare il loro sogno e il desiderio di vivere pochi giorni in un angolo incontaminato del globo. Le attività di pesca e di caccia sono fortemente indebolite. Agli abitanti del luogo non resta altro che fornire manodopera a basso costo per le grandi strutture ricettive o dedicarsi alla vendita di prodotti folkloristici del luogo. Viene così meno la cultura del luogo. Non a caso alcuni centri turistici in Africa o in Asia oggi somigliano a dei grandi centri commerciali. E' sufficiente spostarsi nelle zone interne del paese per poche decine di chilometri per scoprire un mondo ben diverso: il terzo mondo.

Soltanto il 30% dei ricavi turistici va alla popolazione locale

Dopo secoli di storia alcune popolazioni native non possono più praticare la caccia, la pesca o la raccolta della legna a causa delle zone off-limit, recintate o comunque rese accessibili ai soli turisti paganti. La massificazione del turismo predatorio tende a creare delle isole turistiche in cui sono ricostruiti tutti gli standard qualitativi del turista ospite, al fine di appagare le sue abitudini (es. shopping center) e garantire un'accoglienza all'occidentale del tutto aliena alla cultura del luogo. L'introduzione degli standard qualitativi occidentali aumenta indirettamente anche il costo della vita locale andando a peggiorare la povertà assoluta e relativa degli abitanti. Le minori risorse naturali a disposizione spingono i nativi ad abbandonare le vecchie attività lavorative per mettersi al servizio dell'industria turistica ottenendo in cambio lavori umili e precari. Soltanto il 30% dei ricavi turistici resta nel luogo sotto forma di reddito. Gran parte dei ricavi remunera i finanziamenti e il capitale investito per costruire la mega-struttura turistica.

L'impatto sulla cultura del luogo

Il turismo predatorio trasforma le tradizioni locali in strumenti di mero intrattenimento turistico sotto forma di spettacoli esotici e folkloristici, perdendo così l'autenticità del legame con la propria storia del luogo e con la vera cultura popolare. La cementificazione del paradiso turistico aumenta il valore patrimoniale dei terreni spingendo i ceti poveri all'emigrazione verso le aree sub-urbane più a buon mercato ma anche più degradate. Vengono così a crearsi quartieri poveri, o ghetti, dove trovano facile diffusione la droga, la criminalità, la prostituzione e la violenza.

Il turismo predatorio non dura per sempre

Le conseguenze del turismo predatorio appena delineate potrebbero apparire agli occhi esterni di un turista come un inevitabile prezzo da pagare in nome dello sviluppo economico. Tuttavia, lo sviluppo economico avviato dal turismo predatorio non è durevole nel tempo. Con l'urbanizzazione e le strutture ricettive stile occidentale arriva di conseguenza anche l'inquinamento e la produzione di rifiuti su scala, oltre la capacità naturale di riassorbimento dell'ambiente. Lo scempio sociale e ambientale arriverà ad un punto tale da far sconsigliare la meta turistica per ragioni di sicurezza o semplicemente per l'aver perduto ogni caratteristica dell'originario paradiso naturale.

conseguenze turismo predatorio

I turisti eviteranno di recarsi in vacanza nel luogo facendo calare i prezzi e le holding turistiche non faranno altro che disinvestire dal luogo ormai degradato per investire altrove, verso nuove mete turistiche incontaminate da sfruttare, lasciando sul posto il degrado ambientale e sociale ed un'economia in crisi poiché completamente dipendente dal turismo. Questo effetto boomerang è l'epilogo del turismo predatorio. Il patrimonio ambientale da cui dipendeva lo sviluppo e il reddito dei nativi è irrimediabilmente perso per sempre.

Le risorse turistiche sono rinnovabili

Lo sfruttamento delle risorse ambientali e culturali di un luogo causa la loro scomparsa nel corso del tempo. Di conseguenza i turisti non vedranno più nel luogo il viaggio pittoresco che immaginavano e, presto o tardi, i flussi turistici si orienteranno verso altri luoghi ancora incontaminati. E' pertanto razionale che le risorse determinanti del turismo (ambiente e cultura) siano gestite come vere e proprie risorse rinnovabili.

fonte: ecoage.it

Nessun commento:

Google

Passatempo Preistorico

Moonstone Madness

Pronti a partire, pronti per distruggere tutto? Bene, allora fate un salto indietro nell'era preistorica e immergetevi in questa nuova avventura dal gusto tribale. A bordo del vostro cinghiale dovrete raccogliere le gemme preziose necessarie per passare alle missioni successive, saltando gli ostacoli se non volete perdere il vostro bottino e distruggendo i totem a testate per conquistare altre gemme utili. Inoltre, una magica piuma vi catapulterà verso il cielo dove punti e gemme preziose sono presenti in gran quantità, per cui approfittatene! cercate di completare la missione entro il tempo limite, utilizzando le FRECCE direzionali per muovervi, abbassarvi e saltare, e la SPACEBAR per prendere a testate i totem.

Change.org|Start Petition

Blog Action Day 2009

24 October 2009 INTERNATIONAL DAY OF CLIMATE ACTION

Parco Sempione - Ecopass 2008

Powered By Blogger