Navigando su Google Earth scopre una nave che probabilmente scarica in mare i residui del lavaggio delle cisterne. La denuncia di un impiegato romano fa scattare le indagini
Quando ha cercato su 'Google Earth' un'immagine satellitare della costa viterbese e ha visto quella enorme macchia al largo di Montalto di Castro, ha pensato che fosse improvvisamente emersa un'isola. Ha usato lo zoom per avere una visione più definita ed è comparso un grande mercantile circondato da una gigantesca chiazza, probabilmente oleosa. Cosìun impiegato romano di 47 anni racconta come ha scoperto una nave che, probabilmente, stava scaricando in mare i residui del lavaggio delle cisterne davanti alla costa viterbese.
''Durante le mie navigazioni su internet - ha spiegato l'internauta, che ha chiesto di restare anonimo - avevo appreso che la Provincia di Viterbo aveva istituito un osservatorio sull'ambiente e la legalità assegnandone la gestione a Legambiente. "Così ho telefonato al responsabile, Umberto Cinalli, gli ho illustrato la situazione e gli ho inviato la l'inquietante fotografia satellitare''. Lo stesso giorno, Cinalli ha provveduto a girare la segnalazione alla stazione navale della Guardia di Finanza di Civitavecchia, che sta indagando sull'episodio.
"Purtroppo - ha detto ancora l'internauta - le foto aeree o satellitari vengono inserite su 'Google Earth' periodicamente e senza la data in cui sono state riprese. Quindi non è possibile stabilire con certezza il giorno in cui si è verificato il fatto. Tuttavia, l'arco di tempo dovrebbe essere compreso tra pochi giorni a un massimo di 2-3 mesi". Secondo Cinalli, di qualsiasi cosa si tratti, su quella fotografia va fatta piena luce. ''Qualcuno - ha spiegato - ci ha suggerito che potrebbe trattarsi di una nave intenta a dragare sabbia e che la macchia ripresa dal satellite potrebbe essere stata causata dal sollevamento di detriti dal fondale marino. Ma sarebbe comunque una pratica vietata''.
Quando, due anni fa, la Regione Lazio dispose interventi sulla costa - ha aggiunto - ''i movimenti ambientalisti e soprattutto i pescatori della zona si opposero perché le draghe distruggevano l'habitat dei pesci''. Tanto che la stessa Regione bloccò i prelievi di sabbia. Quindi - ha sottolineato - anche si trattasse di una nave-draga, avrebbe lavorato illegalmente, oltre a causare un grave danno ambientale. Sul fronte delle indagini, la Guardia di Finanza sta tentando di risalire al periodo in cui è stata scattata la foto satellitare: ma l'aumento esponenziale del traffico marittimo da e per Civitavecchia rende difficilissimo individuare la navefonte: lanuovaecologia.it
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