Duemila città in Europa e nel mondo hanno aderito alla settimana europea della mobilità. Fermi per alcune ore i trasporti inquinanti. Diverse iniziative lanciate per incentivare la popolazione all’utilizzo dei trasporti pubblici. In Italia sono 27 le amministrazioni locali che hanno aderito
Oltre 200 milioni di persone in tutta Europa e nel mondo hanno preso parte alla Settimana europea della mobilità che si conclude oggi. L'iniziativa anche quest'anno ha spinto milioni di cittadini a riflettere sulla qualità dell'aria nelle nostre città.
Centinaia di città hanno detto stop, anche solo per alcune ore, ai trasporti inquinanti nei centri urbani europei, ma anche in Brasile, Canada, Colombia, Giappone e Corea del sud. Quest'anno l'Italia schiera almeno 27 amministrazioni locali.Giunta alla settima edizione, l'iniziativa garantisce ormai un'eredità duratura in materia di lotta all'inquinamento. Le città partecipanti sono infatti invitate ad attuare almeno una misura pratica in modo permanente.
Tra gli esempi più recenti c'é la garanzia del rimborso del biglietto per i cittadini di Francoforte se i trasporti pubblici hanno un ritardo superiore ai 10 minuti. Ma si vuole incoraggiare anche la creazione di zone a bassa emissione di agenti nocivi o di servizi di parcheggio e autobus navetta per i centri urbani.
I cittadini europei - ha indicato il commissario all'ambiente Stavro Dimas - hanno ragione di essere preoccupati per la qualità dell'aria che respirano: "In due terzi delle città europee le norme di qualità dell'aria ambiente non vengono ancora rispettate". Il vicepresidente dell'Esecutivo Ue Siim Kallas ricorda invece l'impegno del personale comunitario: nel 'parco macchine' della Commissione Ue ci sono ormai molte più biciclette che auto ufficiali.
fonte: lanuovaecologia.it
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