MOVIMENTO - Questo movimento ecologista è nato a Parigi, ma ormai gruppi affiliati sono presenti in Normandia, a Bordeaux, in Provenza, nel dipartimento della Dordogna e in tantissime altre città francesi. Il web è pieno di video in cui membri del gruppo pubblicizzano le "ronde notturne" del Clan e affermano che non vi è nulla di più bello che passare una nottata a spegnere le illuminazioni cittadine. Il Times di Londra ha seguito una di queste serata dedicate all'ecoterrorismo pacifico: i membri di "Clan du Neon" si sono ritrovati in Place de la République a Parigi e la prima vittima della loro azione e' stata una filiale della nota agenzia di viaggi transalpina Nouvelles Frontières. Michael un intraprendente attivista si arrampica sull'impalcatura dove e' presente l'interrutore esterno e in un batter d'occhio spegne l'insegna luminosa dell'agenzia. Insieme ai suoi amici-colleghi prima di tornarsene a casa portera' a termine la stessa operazione in diversi locali, spegnendo tra l'altro le insegne di due famose banche francesi e i 26 neon del "Salon Régence", ristorante alla moda che organizza ricevimenti nuziali
STATUTO UFFICIALE - L'organizzazione si è dotata anche di uno statuto ufficiale nel quale c'è scritto che «i neon usati dai locali notturni sprecano una quantità estrema di energia». Questo documento ufficiale non è il solito testo redatto con linguaggio burocratico. Anzi. In un singolare passaggio afferma che le azioni dei giovani attivisti sono più che giustificate perché «queste illuminazioni generano un doppio danno sia perché producono elettricità che inquina l'ambiente sia perché la loro luce accecante impedisce alle persone di vedere le stelle». Tuttavia i membri del Clan sanno che non sempre le illuminazioni notturne sono una male. «In alcuni casi, noi sappiamo bene quanto siano necessarie le illuminazioni - recita lo statuto -. Noi lottiamo prima di tutto contro il loro utilizzo abusivo, al servizio della pubblicità. Le nostre azioni non sono mai portate avanti contro locali, caffe' o farmacie ancora aperte...Ma tutte le luci che sprecano energia sono una danno anche per quelle utili. Troppa luce abbaglia!».
CIFRE - A chi storce il naso davanti alle loro azioni dimostrative e li accusa di infantilismo i giovani attivisti mostrano cifre che parlano da sole: ogni notte in Europa le migliaia di insegne luminose dei negozi consumano inutilmente circa 10 Gigawattore (GWH) di elettricità. In Francia dove l'80 per cento dell'energia e' prodotta grazie alle centrali nucleare, questo sprego di energia produce anche inquinamento radiottivo. «Se tutte le luci accese nella notte fossero spente, l'impatto sul riscaldamento climatico sarebbe davvero significatico» afferma al Times di Londra Nicolas, ventottenne membro dell'organizzazione. «Ci dovrebbe essere una legge che imponesse a tutti lo spegnimento delle illuminazioni notturne, ma purtroppo non e' stata ancora fatta. Percio' ce ne dobbiamo occupare noi a modo nostro»fonte: corriere.it
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