Riuniti in assemblea esponenti del mondo politico ed economico, molti dei quali con forti interessi nel campo dei fertilizzanti chimici e delle sementi, con l'intento di sviluppare tesi ed indirizzi a proposito di una rivoluzione verde per il continente africano. Anche Ifoam ha seguito con interesse lo sviluppo del dibattito, apprezzando l'attenzione verso la situazione agricola dei paesi africani, ma dichiara, in un comunicato, di essere molto preoccupata per la direzione che il dibattito ha preso, rivolgendosi al passato e sottovalutando gli importanti nuovi studi scientifici e sociali. "Non ha senso porre l'accento sui fertilizzanti chimici," ha dichiarato Moses Kiggundu Muwanga di Ifoam e coordinatore del National Organic Agricultural Movement of Uganda (NOGAMU). "Emettono gas serra in quantità considerevole - ha commentato - sia attraverso la loro produzione che in base alla loro composizione contenente massicce quantità di ossido di di azoto, responsabile dei mutamenti climatici". Da non sottovalutare, inoltre, anche l'aspetto economico "con l'aumento dei prezzi energetici - ha continuato Kiggundu Muwanga - aumenteranno sempre di più anche i derivati chimici con conseguenze insostenibili per la sussistenza dei contadini".
fonte: greenplanet.net




Nessun commento:
Posta un commento