venerdì 26 settembre 2008

Dal convenzionale al Biologico: quale filiera

Cosmetici Biologici e Naturali - Le Politiche di Filiera Fiera Sana - Bologna Venerdì 12 Settembre 2008
Intervento di Sergio Fulceri - Aboca SpA

Un po' di storia del cosmetico Il prodotto cosmetico che nasceva per abbellire il volto ed il corpo, per modificarne l'aspetto e renderlo più gradevole, per intervenire su quegli inestetismi che spesso, se trascurati, potevano trasformarsi in vere e proprie patologie della pelle, era per lo più composto da sostanze cosiddette naturali: parti od estratti di vegetali (polvere d'henne, estratti di fiori, di radici, di frutti, olii essenziali, etc.), prodotti del mondo animale (cera d'api, miele, polvere di cantaride, etc.), prodotti minerali (salgemma, diatomee, allume di rocca, etc.) sicuramente naturali. E' con l'avvento dell'industrializzazione, della chimica e della chimica organica che l'interesse è indirizzato sempre di più su molecole di sintesi, che hanno sì il vantaggio di essere più duttili, di più facile utilizzazione e di migliore aspetto, ma purtroppo spesso portano con se effetti collaterali (intolleranze, dermatiti, fenomeni allergici, etc.), si è cercato in seguito di creare un connubio tra eccipienti di sintesi e principi attivi di origine naturale, dimenticando purtroppo che la natura, soprattutto nella nostra epoca, è stata viziata dall'intervento di sostanze inquinanti e dannose per la salute umana. La soluzione migliore e più auspicabile è quella di tornare a ritroso nel tempo alla ricerca di quella genuinità perduta, alla ricostituzione del cosmetico biologico che sia: naturale e biologico.

Il valore del Biologico in Cosmesi Aboca crede che i valori del Biologico e del Naturale, ormai acquisiti da tutti per quanto riguarda gli alimenti e gli integratori alimentari, abbiano fondamentale importanza anche per il prodotto cosmetico. Da questa convinzione nasce l'esigenza di caratterizzare in modo nuovo un Cosmetico che possa essere qualificabile come Biologico, anche se questo presenta difficoltà maggiori rispetto all'alimento. Infatti, data la complessità degli ingredienti che compongono il prodotto cosmetico, non è possibile fare riferimento ad una sola norma, come accade per gli alimenti, che devono ottemperare unicamente al Regolamento CEE 2092/91 recepito in tutti gli stati membri dell'unione. Per i cosmetici non esistendo un regolamento simile, i diversi enti certificatori si sono dotati di norme interne per garantire il consumatore con una certificazione di prodotto.

La Ricerca per lo sviluppo di nuove formulazioni e l'importanza della filiera Oggi alla luce delle nuove conoscenze e delle recenti acquisizioni è possibile produrre con una buona conservabilità nel tempo. Si badi bene che per conservabilità non si intende solo la preservazione del prodotto da inquinamento microbico e fungino e dal cambiamento delle caratteristiche organolettiche, ma soprattutto dell'efficacia del principio attivo cioè quel o quei principi che rendono funzionale un prodotto cosmetico. Il tempo e l'ambiente ne modificano l'attività (attraverso l'ossidazione, l'irrancidimento, la racemizzazione, etc.) ed una formula non bene equilibrata può dar luogo a fenomeni di complessazione che trasformano il prodotto in un'altra cosa. E' necessario garantire in tutte le fasi della produzione il controllo dei processi tecnologici che devono essere diretti al mantenimento delle caratteristiche biochimiche di ingredienti complessi come: Oli vegetali, Estratti oleosi, Estratti acquosi, Estratti idroalcolici, Estratti liofilizzati, Acque distillate, Essenze profumate. Infine è importante ricordare che in cosmesi invece di utilizzare singole sostanze purificate si utilizzano gli estratti vegetali e quindi Associazioni Naturali. Si tratta di sostanze complesse, che la natura unisce fra di loro nelle giuste proporzioni, offrendo miscele naturali che per struttura e caratteristiche sono più simili e più affini alla nostra pelle. Grazie alla riduzione dell'impiego di sostanze di sintesi e all'uso di materie prime provenienti dall'Agricoltura Biologica, la norma del cosmetico biologico favorisce una maggiore salvaguardia dell'ambiente e delle sue risorse, lo sviluppo di pratiche agricole più sostenibili ed ecocompatibili e il sostegno delle aree rurali che se ne occupano. Di norma si fornisce una maggiore garanzia per il consumatore che ha la possibilità di identificare prodotti caratterizzati da un maggior rispetto per l'ambiente, una maggiore naturalità e maggiore conservazione della varietà delle sostanze che la natura è in grado di offrire.

fonte: greenplanet.net

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Aboca è nata a Sansepolcro (Arezzo), città toscana conosciuta per aver dato i natali a Piero della Francesca (non Arezzo come dicono gli aretini).
A Sansepolcro di Aboca è rimasto poco (un ufficio sull'omonima frazione e l' Aboca Museum) perchè produzione, spedizione, ecc. sono in Umbria, esattamente a Pistrino, una frazione del comune di Citerna (Pg). Per molti biturgensi (abitanti di Sansepolcro) lavorano in questa azienda.
Il fondatore (che non ha nemmeno un diploma), ora commendatore (ed in futuro potrebbero conferirgli pure la laurea honoris causa!) , trenta anni fa ebbe un'idea brillante: coltivare e trasformare piante medicinali. Cominci appunto nel suo podere di Aboca e decise di chiamare così l'attuale 'Società Agricola'.
Non so se davvero il nome derivi da "abiga" che vorrebbe dire camepizio, secondo il sito ufficiale. Abiga nel vocabolario di latino è riportato come 'camedrio', cioè erba abortiva ma questo non significa nulla, anzi sta ugualmente a testimoniare che la zona ha sempre avuto una vocazione "botanica". Lo slogan della ditta "l'evoluzione della fitoterapia" descrive in pieno la propria missione.
Aboca è diventata un orgoglio della città (specie in tempi di vacche magre, con il pastificio Buitoni che passa di mano in mano senza più dare certezze, come una volta, ai lavoratori ed all'economia della zona).
Il commendatore è diventato molto ricco (e lo fa vedere, anche con i suoi nuovi immobili), pare un personaggio della Resurrezione, l'affresco di Piero della Francesca conservato nel Museo Civico. Quello in primo piano seduto a destra. Infatti dei quattro soldati a guardia del sepolcro quelli che rimangono abbagliati dall'evento sono i due in primo piano (rappresentano la classe borghese, mentre il soldato in alto a sinistra raffigura il popolo e quello in alto a destra l'aristocrazia, essendo dotato di lancia, elmo e scudo). Tra i due 'borghesi' (un altro modo di chiamare gli abitanti della città) quello appunto a destra veste di una tunica violacea, più appariscente, la vistosità tipica di coloro che hanno fatto fortuna di recente.
Comunque la sua ditta è diventata economicamente molto importante per la zona e famosa nel mondo.
Se vogliamo parlare di Aboca (e dei suoi prodotti) ho trovato un social network con questo argomento. Vuol diventare un CIRCOLO CULTURALE IN RETE.
Seguiamo la interessante Discussione aperta:
"VOGLIA DI NATURALE: ISTINTO O NECESSITA'?
Perchè il consumatore oggi cerca sempre di più il naturale sul mercato? Il naturale è diventato un bisogno, uno stile di vita. La crescente ricerca del naturale da parte dell'uomo è la risposta all'eccesso di artificialità che lo circonda, è il rifiuto di prodotti che contengano sostanze create per sintesi o manipolazione genetica. La voglia di naturale pu e deve trasformarsi in una grande opportunità per lo sviluppo sostenibile. Invitiamo consumatori, opinion leader, operatori di settore e associazioni a manifestare le proprie convinzioni su questo argomento."
In HTTP://ABOCAERBE.NING.COM
Chiaramente è un sito "collaborazionista" perchè ancora non c' è un intervento che sottolinei il fatto che la crescente domanda di prodotti di erboristeria sta mettendo a rischio molte specie di vegetali. L'allarme è del Wwf (rapporto apparso sulla rivista "New Scientist"). Nella sola Europa, ben 1300 piante medicinali sono utilizzate a scopi commerciali; il 90% di queste vengono reperite in natura. Le coltivazioni non sono più sufficienti a soddisfare le richieste e per questo motivo si raccolgono le piante direttamente allo stato selvatico. La maggior parte delle piante medicinali proviene dalle foreste dell'India e della Cina. La loro asportazione produce seri squilibri all'intero ecosistema.

Aboca, a suo dire nel sito ufficiale, "continua l'impegno sui temi dell'ecologia. Anche nel 2009 l'azienda organizza una serie di incontri con biologi, naturalisti e filosofi per approfondire da un punto di vista scientifico e filosofico il rapporto tra uomo e natura." Ma ho l'impressione, per le tante erbe che importano dall'estero, che parlino bene e razzolino male.

Fabio ha detto...

Ma quale cosmesi vegetale Aboca!
Stanno chiudendo quel settore. FLOP!!!
Purtroppo credo paghi Pantalone con tutti i contributi che quell'azienda percepisce come azienda agricola.
Ecco, faccia l'azienda agricola, rimanga agli integratori alimentari.
Ora dice di darsi al "farmaceutico" con la trovata dei "dispositivi medici" (rimanendo sempre azienda agricola!!!).
Se non riecs a produrre i "farmaci vegetali" in linea con le direttive comunitarie resti nel settore agricolo-alimentare.

Google

Passatempo Preistorico

Moonstone Madness

Pronti a partire, pronti per distruggere tutto? Bene, allora fate un salto indietro nell'era preistorica e immergetevi in questa nuova avventura dal gusto tribale. A bordo del vostro cinghiale dovrete raccogliere le gemme preziose necessarie per passare alle missioni successive, saltando gli ostacoli se non volete perdere il vostro bottino e distruggendo i totem a testate per conquistare altre gemme utili. Inoltre, una magica piuma vi catapulterà verso il cielo dove punti e gemme preziose sono presenti in gran quantità, per cui approfittatene! cercate di completare la missione entro il tempo limite, utilizzando le FRECCE direzionali per muovervi, abbassarvi e saltare, e la SPACEBAR per prendere a testate i totem.

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