venerdì 5 settembre 2008

Ghiaccio bollente

Durante l'estate a causa delle temperature troppo alte il Canada ha perso un’area ghiacciata grande tre volte l’isola di Manhattan. L’aumento del livello del mare, inoltre, causa l’erosione delle coste del paese nordamericano

Quest'estate la superficie dei grandi banchi di ghiaccio della zona artica nel nord del Canada è drasticamente diminuita. Nello scorso mese di agosto, un lastrone di 55 kmq si è distaccato dalla cortina di ghiaccio e si è progressivamente sciolto in mare.

Tutto questo a causa del surriscaldamento globale. Un esperto della Trent university dell’Ontario, Derek Mueller, ha spiegato la situazione in questi termini: “Le temperature artiche si sono alzate rispetto ai decenni passati. Questo dimostra la rapidità dei cambiamenti ambientali, cambiamenti che sono irreversibili per colpa del clima”.
L’area di ghiaccio distaccatasi in questi mesi estivi è pari a 134 kmq, il triplo delle dimensioni dell’isola di Manhattan. E il futuro non sembra roseo, Mueller ha dichiarato che la presenza di nuove crepe, piuttosto estese, preannuncia nuovi distaccamenti. Nei prossimi anni, secondo lo scienziato canadese, il Polo Nord potrebbe non raffreddare più la Terra.
Ma lo scioglimento dei ghiacciai non è un problema solamente per il riscaldamento globale. L’aumento del livello del mare, causato dallo scioglimento dei ghiacci, l’incremento delle precipitazioni e le tempeste marine stanno corrodendo 243mila chilometri di coste canadesi. A lanciare l’allarme è Jean Pierre Savard, di Ouranos, un consorzio nordamericano di scienziati e specialisti climatologi.
“Il problema riguarda tutte le coste” spiega Savard “ma l’erosione si manifesta in modi diversi. Al Nord la minaccia alle coste è portata dal rapido scioglimento del permafrost. Questo è un enorme problema nel Golfo dell’Artico” puntualizza Savard “perché il ghiaccio protegge le coste. Mentre il restringimento dei ghiacci – che diventano mobili creano enormi onde in direzione della costa – è un agente di erosione”.
Alcune isole presentano problemi differenti, causati dall’innalzamento del mare. Nella piccola isola di Souris, nell’isola del Principe Edoardo, negli ultimi dieci anni chi vive in case sospese sulla scogliera ha visto il terreno indietreggiare di tre metri, alcuni si trovano ormai a soli tre metri dal ciglio.

Nelle isole Maddalena, nel golfo di San Lorenzo, la preoccupazione riguarda invece la strada che collega alla terraferma, costruita su dune di sabbia che il mare sta erodendo.

fonte: lanuovaecologia.it

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