TAGLIO - L'Opec ha deciso di tornare alle quote di settembre 2007, equivalenti a 28,8 milioni di barili al giorno. Martedì il presidente Chakib Khelil aveva invece annunciato che l'organizzazione avrebbe mantenuto invariate le quote: indicazioni che dopo cinque mesi avevano contribuito a fare scendere il Brent, quello estratto nel Mare del Nord, sotto i 100 dollari. Le quotazioni dei futures con consegna a ottobre sono scese a 99,50 dollari, in calo del 3,7%.
AI MINIMI DA APRILE - Anche il greggio di qualità americana, il Wti, ha fatto segnare prezzi in deciso calo: i futures sul petrolio con scadenza ottobre hanno chiuso la giornata di contrattazioni perdendo quasi il 3%, al livello minimo dal 2 aprile scorso, attestandosi a 103,26 dollari al barile sul New York Mercantile Exchange.
BORSE IN FORTE CALO - Il calo del prezzo del barile ha pesato sugli indici di Borsa, americani, con l'indice S&P500 che ha subito il peggior calo percentuale dal febbraio 2007. La discesa del greggio ha colpito le azioni delle società energetiche, compresa Exxon Mobil, facendo evaporare i guadagni ottenuti il giorno precedente con il salvataggio dei colossi dei mutui Fannie Mae e Freddie Mac. Il Dow Jones è sceso del 2,43% a 11.230,73. Lo Standard & Poor's 500 ha perso il 3,41% a 1.224,51, mentre il Nasdaq è calato del 2,64% a 2.209,81.
fonte: corriere.it




Nessun commento:
Posta un commento