Arriva il nuovo decreto per affrontare la crisi. In Campania chi abbandona rifiuti pesanti in strada rischia fino a 3 anni di reclusione. Realacci: «Più efficaci sanzioni pecuniarie severe». Dubbi di costituzionalità dal Pd. Previsto anche un compenso per chi ricicla e il commissariamento dei comuni inadempienti nella gestione
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ABBANDONO DA GALERA. Il consiglio dei ministri ha dato il via libera all'ultimo decreto del pacchetto per affrontare la crisi dei rifiuti in Campania. La titolare dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo ha spiegato che con il provvedimento arrivano "misure più stringenti di vigilanza sugli enti locali" e "sanzioni per chi non osserva le misure previste in materia ambientale". Chi abbandona rifiuti 'ingombranti' (lavatrici, materassi, eccetera) se colto in flagrante potrà essere arrestato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Guido Bertolaso. "Con questa norma – ha spiegato – chi abbandona rifiuti pesanti in strada rischia da 6 mesi a 3 anni di reclusione e, se colto in flagrante, può essere arrestato". "Con un decreto del ministero dell'Interno e su proposta del sottoscritto sarà possibile commissariare i comuni che non adempiono al proprio dovere in materia di raccolta di rifiuti" ha detto Bertolaso nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi in seguito al via libera governativo. "I sindaci hanno il compito di raccogliere la spazzatura", mentre il governo ha il compito di stabilire le modalità della raccolta, precisa il sottosegretario.
LA FACCIA FEROCE. "Mandare in carcere chi abbandona in strada rifiuti ingombranti, sembra più un'ammissione di resa che una reale azione di contrasto dell'illegalità", afferma Ermete Realacci ministro dell'Ambiente nel governo ombra del Pd, commentando il provvedimento. "Sarebbe molto più efficace - aggiunge - prevedere sanzioni amministrative e pecuniarie severe, piuttosto che ingolfare la giustizia e riempire le carceri. Come al solito il governo Berlusconi, con l'azione schizofrenica che lo contraddistingue, fa solo propaganda. E mentre da una parte con il decreto intercettazioni indebolisce il contrasto ai camorristi che trafficano in rifiuti tossici oppure con il 'salva-manager' grazia i bancarottieri, dall'altra manda in galera chi lascia un materasso per strada. Insomma visto che di Campania si parla, sembra il “facite 'a faccia feroce” di borbonica memoria.
"Altro giudizio, invece, sul commissariamento previsto per i comuni inadempienti sulla raccolta differenziata – conclude Realacci – La piena responsabilizzazione delle amministrazioni locali nella gestione dei rifiuti è la strada prioritaria per uscire in modo definitivo dall'emergenza".
COMPENSO AL RICICLO. "Ogni cittadino può andare con la spazzatura alla piattaforma del Conai e ricevere un compenso economico per i rifiuti riciclabili. Si tratta di un incentivo estremamente importante che agevolerà la raccolta differenziata – ha spiegato il sottosegretario –L'articolo 1 del decreto legge consente a tutti i cittadini della regione Campania - dice Bertolaso - di sviluppare in modo anche autonomo l'attività di riciclo del materiale casalingo. Oggi quando si fa la raccolta differenziata occorre consegnare il materiale alle municipalizzate che poi portano il materiale al Conai. Poiché in Campania le cose non funzionano al meglio abbiamo deciso di tornare ai vecchi tempi, quando si consegnava la bottiglia vuota e si riceveva un indennizzo economico. Sono attività che portano avanti molte nazioni europee”. Bertolaso spiega che "solo quello prodotto a livello di famiglia può essere consegnato alle piattaforme Conai che così riceveranno un piccolo compenso economico pari ai costi previsti dalla legge in modo che alluminio, carta e vetro siano riciclati e tornino come materia prima per essere utilizzata".
DUBBI DI COSTITUZIONALITÀ. Storce il naso anche il senatore del Pd Riccardo Villari: "Apprendo dalle agenzie che nel decreto approvato è previsto l'arresto per chi viene colto in flagranza mentre abbandona per strada rifiuti pesanti e ingombranti. Ma, dalle parole di Bertolaso, emerge che tale disposizione vale solo per la Campania e per quelle regioni in cui è stata riconosciuta l'emergenza. Può anche essere condivisibile sanzionare chi abbandona o comunque non smaltisce regolarmente i rifiuti ingombranti o pericolosi - aggiunge - Mi chiedo, però, perché non estendere la misura a tutto il territorio nazionale, ma circoscriverla solo ad alcune zone. A parte la dubbia costituzionalità di un provvedimento che introduce una sanzione fino a 3 anni di carcere solo qualora la fattispecie si realizzi in un determinato territorio, emerge un forte preconcetto del governo nei confronti di cittadini italiani che hanno già pagato in prima persona i disagi di un'emergenza rifiuti ancora non completamente risolta".
fonte: lanuovaecologia.it
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