Anche in Riviera attecchisce il bike sharing, strumento di mobilità sostenibile sempre più diffuso nelle città italiane. Rimini varca la soglia dei cento giorni sperimentali del servizio comunale “Rimininbici” con numeri di tutto rispetto, considerando le ben note remore individuali a modificare le proprie abitudini di mobilità: 52 mezzi a due ruote distribuiti, 6 postazioni utilizzabili ((Euterpe, Caduti di Cefalonia, Celle, Bastioni, Corso d´Augusto e stazione ferroviaria), 218 utenti già arruolati per un totale di 2.340 prelievi di biciclette. Prossimo bilancio, primavera 2009. Solo allora si potrà fare il punto della situazione, anche sulla base delle migliorie apportate al servizio e dei riflessi della stagione invernale, che inevitabilmente scoraggia l’uso delle due ruote.
Perché già emergono richieste di intensificazione del servizio, come l’estensione degli orari in cui è possibile iscriversi oppure una diffusione più capillare sul territorio, vagliando per esempio siti come le sedi delle Circoscrizioni, gli uffici turistici, quelli pubblici non ancora raggiunti dalla bici “condivisa”. Attraverso i report settimanali di monitoraggio dell’associazione Pedalando e Camminando, è stata poi riscontrata dagli utenti una soddisfacente disponibilità da parte degli addetti al contratto e un buon livello di integrazione con i 66 comuni nei quali è stato attivato il progetto “C’entro in Bici”.
“E´ importante ricordare - ha evidenziato nei giorni scorsi l’assessore alle Politiche ambientali ed energetiche del Comune di Rimini Andrea Zanzini - che tutti gli utenti sono registrati in una banca dati informatizzata che ci ha permesso ad esempio, nei pochi casi segnalati, di richiamare gli utenti ad un uso corretto dei mezzi messi a disposizione e che fin ad ora, il semplice richiamo, è stato sufficiente a risolvere le situazioni di utilizzo non congrue con il regolamento sottoscritto dagli utilizzatori”.
Niente furti, piccoli atti vandalici contenuti e in via di diminuzione grazie anche all’efficacia del monitoraggio e alla tempestività della manutenzione (svolta con mezzi a metano dalla Coop Centofiori Onlus).
E per migliorare il servizio? Tante le proposte raccolte e valutate dal Comune di Rimini, come per esempio un aumento delle rastrelliere nelle postazioni più “praticate” (come Corso d’Augusto o la stazione dei treni), oltre alla richiesta di renderle più confortevoli coprendole. Ma c’è anche chi vorrebbe un servizio attivo fino alle 23.
fonte: ermesambiente.it
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venerdì 14 novembre 2008
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