I produttori di auto avranno tre anni in più per limitare le emissioni di CO2 delle nuove produzioni. Entro il 2015 le emissioni non dovranno superare i 130 grammi di CO2 per km. Greenpeace: «un pessimo compromesso»
Le emissioni di CO2 in Italia nel 2005-2006
I 27 governi della Ue hanno raggiunto un'intesa per accordare ai costruttori automobilistici tre anni in più, fino al 2015 anziché il 2012, per limitare le emissioni di CO2 delle auto nuove prodotte e vendute nella Ue a 130 grammi per chilometro, rispetto agli attuali 158.
Il compromesso, raggiunto dopo lunghi negoziati, tra i rappresentanti degli Stati membri a Bruxelles, dovrà ora essere accolto dall'Europarlamento, perché su questa materia si procede in codecisione tra le istituzioni Ue.
La proposta originaria presentata dalla Commissione europea prevedeva l'obbligo per i costruttori di auto di raggiungere nel 2012 un livello di emissioni pari a 130 grammi di CO2 al chilometro. Inoltre, inseriva un sistema di multe in caso di inadempienza (dai 20 euro al grammo fino ad arrivare ai 95 euro/grammo).
Questa proposta - molto contestata dalle lobby automobilistiche - ha avuto accoglienze diverse nell' europarlamento da parte delle due Commissioni competenti: quella Ambiente l'ha accolta in pieno, facendola propria; quella Industria, invece, ha raccomandato di posporre di tre anni, dal 2012 al 2015, il raggiungimento dell'obiettivo vincolante di 130 grammi di CO2 emessi al chilometro.
Le industrie automobilistiche hanno premuto per ottenere un allungamento dei tempi di applicazione del nuovo regolamento, contestandone l'efficacia in termini di riduzione delle emissioni di gas nocivi e lamentando al contrario il forte appesantimento dei costi per un settore già molto provato dalla crisi economica e finanziario.
Al contrario le associazioni ambientaliste hanno chiesto il mantenimento della scadenza originaria (il 2012) e hanno criticato l'attitudine al compromesso della presidenza francese. In particolare, per Greenpeace l'intesa tra i 27 "é un pessimo compromesso che pospone un'azione urgente in cambio di un obiettivo a lungo termine. Mentre in realtà abbiamo bisogno di entrambi"fonte: lanuovaecologia.it
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